Il Giorno della Memoria 2021avrà tra i protagonisti “Romanò Simchà”, la festa ebraica rom in musica portata in scena dai solisti dell’OMA, l’Orchestra Multietnica di Arezzo diretta da Enrico Fink, e dall’Alexian Group guidato da Alexian Santino Spinelli. Un progetto unico nel suo genere, per originalità e proposta artistica, che rende omaggio, in un giorno così speciale, al valore del dialogo insieme alla forza narrativa e costruttiva della musica, manifestazione eclatante di quanto possa essere vitale e rigenerante l’incontro tra storie, culture e vissuti umani.
Le occasioni di partecipare all’evento saranno molteplici e in forme diverse anche se, per gli spettatori, tutte da vivere al di là di uno schermo. Data infatti l’impossibilità per il pubblico di accedere in teatro gli incontri saranno trasmessi online, preservando tuttavia l’importante qualità dell’esserci degli artisti, del qui e ora, di un evento unico a cui partecipare con tutta l’attenzione possibile.
Gli eventi principali dedicati al pubblico e alle famiglie saranno due. Mercoledì 27, alle ore 21:30, “Romanò Simchà” andrà in scena dal Teatro Excelsior di Reggello in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo onlus, il Comune di Reggello e la Coop. Excelsior. Giovedì 28 gennaio, alle ore 21:30, live dal Teatro Verdi di Monte San Savino, il concerto andrà invece in streaming sulla piattaforma ilsonar.it. L’evento, dal costo di € 5, costituirà anche il primo appuntamento della stagione teatrale 2020/21 del Teatro Verdi, in collaborazione con Comune di Monte San Savino, Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Officine della Cultura, A.S. MonteServizi e, per la particolarità dell’evento, con l’Associazione Salomon Fiorentino.
Il Giorno della Memoria di “Romanò Simchà” avrà comunque inizio mercoledì 27, a 76 anni dalla data della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, dal Teatro della Compagnia di Firenze in occasione della manifestazione organizzata annualmente dalla Regione Toscana - inserita nell'ambito di Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l'autonomia dei giovani - quest’anno dal titolo “A vent’anni dal primo Giorno della Memoria”. La visione della diretta streaming, con inizio alle ore 9:30, sarà dedicata alle scuole e agli studenti toscani in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. Tra gli ospiti Enrico Pieri, superstite della strage di Sant’Anna di Stazzema e i testimoni della persecuzione antiebraica Vera Vigevani Jarach, Kitty Braun e le sorelle Andrea e Tatiana Bucci.
Ancora con una visione aperta solo per le scuole, giovedì 28 mattina alle ore 10:30, “Romanò Simchà” tornerà live dal Teatro Verdi di Monte San Savino con visibilità dalla piattaforma ilsonar.it. All’evento parteciperanno circa 60 classi delle scuole primarie e secondarie inferiori del Comune di Monte San Savino e della provincia di Sondrio, quest’ultime grazie all’invito di Issrec (Istituto Sondriese per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea) e Anpi di Sondrio in collaborazione con l’Ufficio scolastico territoriale. Scrivono a questo proposito Fausto Messa dell’Issrec, il presidente provinciale Anpi di Sondrio Egidio Melè e il dirigente Ust Fabio Molinari: «Lo spettacolo-oratorio di Santino Spinelli e di Enrico Fink ci parla di un patrimonio culturale (linguaggi, abitudini, galateo) comune, frutto di un grande e benefico provvidenziale meticciamento storico, di cui non siamo consapevoli, perché spesso ancorati a stereotipi del tutto obsoleti. Memoria attiva per produrre senso e significato alle azioni del presente, perché se è vero che la Shoah e il Samudaripen [genocidio di rom e sinti] sono fatti tristemente storici, sappiamo che il grembo del razzismo è sempre molto fecondo anche nella nostra contemporaneità, soprattutto in questi tempi di pandemia, in cui gli egoismi individuali e nazionali si sono ampiamente moltiplicati».
Lo storico incontro sul piano musicale tra due importanti tradizioni culturali come quella romaní e quella ebraica, presenti in Italia da secoli nella constatazione che quando i rom e gli ebrei non si sono incontrati nei campi di sterminio nazi-fascisti o nelle segrete della Santa Inquisizione hanno donato al mondo arte sublime di cui di sono avvalsi i più grandi compositori europei, avrà come protagonisti, oltre ad Enrico Fink al flauto e a Alexian Santino Spinelli alla fisarmonica, il violinista rom Gennaro Spinelli, il percussionista Massimiliano Dragoni, il clarinettista Gianni Micheli, il chitarrista Massimo Ferri, il bassista Luca Roccia Baldini, il batterista Fausto Della Torre, la cantante argentina Paola Scoppa e il trombonista Saverio Zacchei, provenienti da una parte dallo straordinario ensemble dell’OMA dall’altra dall’Alexian Group. “Romanò Simchà – festa ebraica rom” è anche un disco già acquistabile nelle piattaforme online e presto anche nei migliori negozi di dischi, nel principio che portare oggi in concerto, in un disco, la musica degli ebrei d’Italia insieme a quella dei Rom italiani significa raccontare, finalmente, una società che, nonostante ci sia ancora chi lo neghi, è da sempre frutto dell’incontro fra minoranze, fra culture diverse. Non una cultura monolitica, “pura”, da difendere dall’invasione dell’altro, dello straniero, ma un paese, un mondo, la cui forza e le cui prospettive di crescita sono legate indissolubilmente alla capacità di far dialogare le culture, senza volerle ridurre a una, assimilarle, né allontanarle, ghettizzarle. Una civiltà resa ricca dall’incontro e, soprattutto in questo caso, dalla festa di “Romanò Simchà”.
Ulteriori informazioni: www.officinedellacultura.org.