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Nasce l’associazione culturale "Un Mondo di Abruzzo"

Tradizione e innovazione si incontrano in un viaggio, per gli alunni delle scuole elementari e medie, alla scoperta della storia e delle tradizioni del nostro territorio

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L’associazione culturale Un Mondo di Abruzzo nasce per dare nuove opportunità al nostro territorio attraverso la storia, depositaria delle nostre tradizioni coniugandole concretamente con l’innovazione.

Un Mondo di Abruzzo dunque mette in campo un progetto, realizzato da Polvere di Eventi di Monica Recchia, ambizioso e innovativo pensato per le scuole elementari e medie dall’importante aspetto ludico-didattico per ragazzi e bambini che, a loro volta, impareranno attraverso i tour, a vivere la valorizzazione del territorio all’interno della storia la quale riprenderà vita davanti ai loro occhi.

Ogni luogo che visiteranno avrà una rappresentazione magistralmente recitata del reale periodo storico di riferimento; è così, tra emozione, stupore e allegria, i bambini e i ragazzi impareranno ad amare la storia quale depositaria della nostra identità culturale e delle nostre tradizioni.

Essenziale, in questo contesto, la figura del piccolo Emanuele, mascotte del progetto e del video di presentazione, simbolo del futuro e rappresentante di tutti i bambini e della new generation.

Con Un Mondo di Abruzzo quindi, si partirà per un viaggio nel tempo che avrà inizio con la visita guidata all’interno del parco museale L’Abruzzo in Miniatura (con cui collaboriamo) presieduto da Livio Bucci.

Il giorno successivo inizierà il tour avventura verso l’entroterra abruzzese alla scoperta di due luoghi simbolo del nostro territorio che, precedentemente, bambini e ragazzi avranno già ammirato in scala nel parco museale.

Prima tappa dunque la bellissima e antica città romana di Alba Fucens e il suo stupendo anfiteatro; seconda tappa l’imponente castello Piccolomini di Celano.

In entrambi i luoghi, ragazzi e bambini saranno a stretto contatto con i personaggi (in carne e ossa) di quel tempo.

Momenti che promettono uno scambio di forti emozioni che aiuteranno i piccoli a ricordare con facilità le gesta di quei personaggi che, abitualmente, studiano sui banchi di scuola.

Un viaggio inoltre che permetterà loro quelle realtà finora solo immaginate.

Dettaglio che fa la differenza in quanto il bambino entra, in modo empatico, a stretto contatto con la storia imparando ad amarla perché condivisa e capita.

Non sarà dunque un viaggio astratto e lontano, bensì vicino e comprensibile.

Un viaggio cioè che potrebbe rendere più facile l’amore nei confronti della storia e l’interesse verso un passato “toccato con mano” che comunque resta sempre parte della nostra identità.

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