L’incertezza economica non ha intaccato l’andamento dei costi del mattone abruzzese, almeno per il momento. Secondo l’Osservatorio di Immobiliare.it (www.immobiliare.it) sul settore residenziale nel terzo trimestre 2020, sia i costi delle case in vendita sia quelli delle locazioni appaiono sostanzialmente fermi. Le cifre richieste da chi vende sono rimaste invariate rispetto a tre mesi fa (appena -0,4%) mentre gli affitti hanno registrato un lieve aumento, pari all’1,6%.
Per comprare casa in Abruzzo servono mediamente 1.408 euro al metro quadro, cifra che se confrontata a quella chiesta un anno fa è calata di poco più del 2%. Gli affitti viaggiano sui 6,5 euro al metro quadro, valore identico rispetto a quello di settembre 2019.
Entrando nel dettaglio di ciò che sta accadendo nelle città capoluogo di provincia, la situazione delle compravendite è simile nei quattro centri: solo a Chieti e L’Aquila, negli ultimi tre mesi, i prezzi richiesti sono scesi di circa il 2% mentre a Pescara e Teramo le variazioni non arrivano al punto percentuale.
Per quanto riguarda la spesa necessaria ad acquistare casa nelle quattro città , Pescara rimane la più cara con una media di 1.696 euro/mq; segue L’Aquila, con 1.445 euro/mq. Teramo e Chieti si aggirano sui 1.100 euro/mq ma i due centri registrano andamenti differenti se si guarda all’ultimo anno: nella prima la cifra (1.137 euro/mq) risulta cresciuta di oltre 2,5 punti percentuali mentre nella seconda (1.075 euro/mq) si rileva un calo del 4,8% su base annuale.
Capitolo locazioni. In questo caso nelle città abruzzesi il trend dei costi è al ribasso, a eccezione di Pescara, dove in tre mesi gli affitti sono aumentati del 2,9%. Nel trimestre considerato è Teramo il centro a soffrire di più e i costi sono scesi di oltre sette punti percentuali. Registrano cali più contenuti Chieti e L’Aquila, rispettivamente del 3,9% e 1,6%.
Resta invariata rispetto alle compravendite la classifica delle città più care, con il record di Pescara dove l’affitto medio supera i 7 euro al metro quadro.