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Quando il disservizio nasce dal servizio

Un paradosso nell' amministrazione del Comune di Pescara

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Chi non pagherebbe soli due euro e cinquanta per usufruire di un servizio esclusivo?! Comodità, scarsa pazienza nella ricerca, esigenze pratiche, vicinanza alla meta da raggiungere e fallimento di innumerevoli tentativi di ricerca, sono queste, generalmente, le motivazioni che inducono un cittadino a posteggiare la propria autovettura in un parcheggio pubblico. Il tutto ha certamente un prezzo da pagare, un irrisorio esborso monetario di soli un euro e mezzo in cambio di un indispensabile servizio erogato dal Comune di Pescara ai cittadini. Ma dal 2011 non basta, il costo dei parcheggi nell' area di risulta di Pescara aumenta di un euro, passando da € 1,5o a € 2,50. La causa? I cittadini necessitano di nuovi stimoli, le esigenze crescono, i bisogni aumentano, le motivazioni cambiano e non sono più così banali, pratiche e comuni come lo erano una volta. I cittadini vogliono di più. Più di un parcheggio perchè necessario. Come dissetare allora questa sete di novità? La povera amministrazione comunale, pur di accontentare i propri utenti, ha escogitato un sistema geniale, sfidando finanche gli agenti atmosferici e reinventando astutamente la maniera tradizionale di parcheggiare arricchendola di nuovi contenuti innovativi. Ad ogni pioggia caduta dal cielo, infatti, si abbina un impantanamento nel fango, il rischio di una caduta trionfale nelle pozzanghere e delle certe calzature imbrattate e bagnate...il tutto alla modica cifra di € 2,50. Per tali servizi extra e aggiuntivi l' incremento, di solo un euro, rispetto al 2010 è davvero poco. Ci si augura solo che piova sempre più frequentemente in modo che, pagando sempre la stessa cifra, si possa beneficiare appieno del servizio parcheggio nella reinventata versione "full-optional", così come accaduto la mattina del 16 gennaio 2012.
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