Pescara pomeriggio dell’11 marzo 2020, strade praticamente deserte, negozi chiusi e tanta incertezza nelle poche persone che camminano per le strade.
Il Coronavirus 19 è senza dubbio un incubo dal quale si spera di potere uscire al più presto. Gira un’auto, che attraverso un altoparlante, trasmette il messaggio del Sindaco Carlo Masci con l’invito di non uscire se non per motivi importanti.
La domanda che tutti si pongono è come e quando usciremo da sotto questa spada di Damocle. Fortunatamente in questo silenzio ci sono operatori economici che credono nel futuro e continuano a portare avanti il loro esercizio commerciale con il sorriso.
Sorridere potrebbe sembrare superficiale, ma ben si sa che la positività e la speranza sono un binomio indispensabile per guardare al futuro.
In via Trento uno dei pochi negozi aperti è La chitarra antica, attività commerciale che da 55 anni ha servito egregiamente la sua clientela superando momenti difficili come quando il negozio fu distrutto da un incendio.
Ad accogliere i clienti c’è lui Claudio figlio dell’antico gestore Minicucci, un uomo sorridente ed accogliente.
A Claudio domande di rito in questa situazione:
“Siete sempre aperti? Come pensate di portare avanti l’attività e quali sono i servizi che date ai clienti?”
“Io sono un dipendente di mio padre, la nostra attività è datata e sono 55 che abbiamo vissuto la città nel bene e nel male e forse nemmeno nel tempo di guerra abbiamo visto una situazione simile. Dobbiamo parlare di positività e di serenità dobbiamo sostenerci insieme al pubblico, la nostra società è come un palazzo, è un sistema che deve reggersi tutto insieme. La mia attività può essere utile per la mia città, siamo organizzati con la spesa a domicilio gratis e con il servizio, a nostro carico, delle biciclette che la portano a casa dei clienti. Anche Paolo della Pescheria di via Roma fa questo servizio insieme a noi. Dobbiamo sostenere le persone che purtroppo hanno fatto scorte di pasta e di pane. Noi cerchiamo di dare sostegno, siamo un Paese che è caduto, ma che si è sempre rialzato. Noi in 55 anni abbiamo vissuto tante situazioni, ma ce la possiamo fare. Dobbiamo agire con positività e serenità non c’è Governo di qualsiasi colore che ci possa sostenere se noi stessi non ci sosteniamo. I nostri clienti sono del centro della città, oggi siamo felici perché abbiamo portato il pranzo ad una famiglia il cui figlio si è laureato attraverso Skype e loro quattro non potevano festeggiare ed è stato bello poterli servire. Noi siamo sempre a disposizione e l’unica cosa che possiamo fare è offrire ai nostri clienti un sorriso, una battuta e tanta positività. Ho vissuto il massimo splendore economico della nostra Nazione, ma ce la possiamo fare se tutti ci mettiamo insieme con positività e speranza per il futuro”.
Stamattina il Governo ha stanziato 25 miliardi di euro per far fronte alla situazione straordinaria per rafforzare il sostegno previsto per il sistema sanitario, per i cittadini e per le imprese e aumentare le risorse a favore della protezione civile e della sicurezza.
E nella giornata in cui l’Organizzazione mondiale della Sanità ha dichiarato il Coronavirus pandemia globale, essere certi che tutti ce la possiamo fare a superare questo periodo di forte crisi economica e sanitaria, è l’unica azione che ci darà la possibilità di vedere il futuro per tutti i cittadini.
E quindi dopo #iostoacasa lanciamo: #noicelapossiamofare.