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Oggi seduta del Consiglio comunale sulla TARES

Le dichiarazioni del Capogruppo PDL Foschi

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“Sulla Tares non ci sono più margini di trattativa: inaccettabile per la maggioranza di governo l’ultimo emendamento proposto dal Pd che di fatto impone uno sconto sulla tassa del 20 per cento da applicare esclusivamente agli albergatori della città a fronte di un eventuale calo della media dei clienti pari al 30 per cento, un emendamento che, a detta del Pd, sarebbe dettato dalla crisi economica che stiamo vivendo, ma che risulta fortemente discriminatorio nei confronti di tutte le altre realtà produttive come ristoratori, balneatori, baristi, pizzerie, pub, ovvero di tutte quelle entità economiche che stanno tutte fronteggiando il calo drammatico del volume di affari e che invece non beneficerebbero di alcuna agevolazione, proposta dunque inaccettabile e ingiustificabile. Non solo: il Pd non ha forse compreso che, riducendo la tariffa ad alcune categorie, comunque condanneremo altre categorie di contribuenti, comprese le famiglie, a pagare di più, e di questa posizione dovranno rispondere dinanzi alla città. A questo punto la maggioranza tornerà a riunirsi venerdì mattina, prima della conferenza dei capigruppo, fissata per le 12, e ci prepariamo a tornare in aula martedì per cominciare la lunga maratona per esaminare e respingere gli emendamenti inaccettabili della minoranza”.

Lo ha detto il capogruppo del Pdl Armando Foschi ufficializzando l’esito della seduta odierna del Consiglio comunale.

“Lo scontro odierno sui sub-emendamenti è stato determinato dalle mille contraddizioni del Pd nelle proprie richieste di modifica del Regolamento Tares, atteggiamento che, ancora una volta, lascia supporre una strategia studiata a tavolino per perdere tempo e poi, una volta giunti al traguardo, fare marcia indietro per bloccare l’approvazione di delibere fondamentali per la città – ha detto il capogruppo Pdl Foschi -. Ripartiamo dalla legge istitutiva della Tares, la tassa sui rifiuti che ha sostituito la Tarsu, che prevede che, nella determinazione delle tariffe, occorre tener conto, anche per venire incontro alle categorie meno abbienti, della situazione reddituale dei contribuenti, facendo riferimento all’Isee, mentre per le imprese dobbiamo tener conto della percentuale del conferimento dei rifiuti, prevedendo una riduzione tariffaria proporzionale, cose che abbiamo già inserito nel Regolamento approvato dalla Commissione consiliare Finanze e che abbiamo condiviso con le opposizioni. Ora, relativamente alle attività economiche, la legge permette due possibilità per la determinazione delle tariffe, ossia la prima che tiene in considerazione la produzione effettiva dei rifiuti per le attività espletate; la seconda, sulla base del Decreto Ronchi, prevede la possibilità di determinazione delle tariffe in funzione delle attività e delle potenzialità di produzione dei rifiuti legata a quel tipo di attività, ed è il sistema adottato dal Comune di Pescara. Il Pd chiede oggi una riduzione della Tariffa Tares esclusivamente per quegli alberghi che, a chiusura del consuntivo, registreranno un calo del tasso di occupazione delle camere del 30 per cento a fine anno, facendo dunque pagare la Tares solo sul numero delle camere effettivamente occupate, proposta nata, a detta dal Pd, perché la crisi economica avrebbe inciso in maniera più pesante su quella categoria economica con una decisa riduzione delle entrate reddituali. Su tale proposta è crollata ogni possibilità di accordo perché la maggioranza di governo ritiene l’iniziativa assolutamente discriminatoria nei confronti di tutte le altre categorie produttive sulle quali, paradossalmente, andrebbe a ricadere l’agevolazione accordata agli albergatori. E’ evidente che la crisi economica – ha proseguito il capogruppo Foschi – ha inciso non solo sulla ricettività alberghiera, ma anche sui ristoranti, pizzerie, locali di ogni genere, che si trovano nella stessa situazione degli albergatori, ma senza sconti di alcun genere e l’amministrazione comunale non può permettere favoritismi di alcun tipo a discapito del resto del territorio. La Tares è evidentemente un’imposta pesante e nel nostro Regolamento abbiamo tentato in ogni modo di agevolare, innanzitutto, le famiglie, dalle giovani coppie agli anziani, a coloro che magari vivono soli e sono costretti a ricorrere a una badante, ma anche le famiglie numerose. A questo punto anche il Pd deve uscire allo scoperto e dire chiaramente se intende tutelare le famiglie prevedendo una riduzione della tassa sulla base della situazione reddituale o se, in alternativa, preferisce prevedere sconti per tutelare alcune categorie economiche a discapito di altre. Ora ci prepariamo a un confronto di maggioranza fissato per venerdì per poi tornare in aula martedì prossimo, partendo dall’inaccettabilità della proposta del Pd”.

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