Il Consigliere comunale di SEL di Pescara Giovanni Di Iacovo ha dato il via anche a Pescara alla raccolta firme per il referendum che abrogherebbe parzialmente la Legge Merlin.
“La questione della prostituzione – afferma Di Iacovo – è un problema grave e molto diffuso che va affrontato con serietà ed efficacia, ma senza ipocrisie. Della prostituzione, il vero cancro risiede nella riduzione in schiavitù di donne spesso straniere e molto giovani, nella diffusione di gravi malattie per via della totale assenza di controlli medici, nel gran numero di soprusi e violenze che queste ragazze subiscono e nel fatto che la criminalità infetta ed invade molte zone all’aperto della nostra città . L’unica risposta efficace, data da moltissimi Stati e da singoli Comuni, è stata quella di regolamentare il fenomeno della prostituzione e avere tolleranza zero con chi non si adegua a tali regole. Mettere in regola la prostituzione, invece di limitarsi a girare lo sguardo altrove, accenderà un faro di luce laddove c’era il buio dell’illegalità e di gravissime violenze".
Bene hanno fatto, secondo Di Iacovo, diversi Paesi europei e molti Comuni d’Italia, tra cui Montesilvano, Penne e Popoli, a voler affrontare la questione "con un referendum parzialmente abrogativo che, consentendo la formazione di luoghi di tolleranza ma confermando il reato di sfruttamento della prostituzione, dividerà questo mondo in due. Ci si potrà mettere in regola, pagando le tasse e sottoponendosi a controlli anche medici oppure, per chi non si adeguerà , le pene saranno inasprite e la tolleranza sarà zero, perché sono evidentemente questi gli ambiti in cui si continua ad annidare la riduzione in schiavitù, e una città che si rispetti non può tollerare neanche un solo giorno tali crimini sul proprio territorio".
Da oggi a venerdi 27 settembre si potranno raccogliere le firme presso il gruppo consiliare SEL nel Comune di Pescara, mentre sabato 28, a Piazza Sacro Cuore, ci sarà un banchetto per la raccolta delle firme.