In riferimento alla protesta dei tassisti pescaresi, l’assessore regionale Mauro Febbo ha dichiarato: “Mi duole leggere di inutili, quanto dannose, cronache che fanno male all’immagine della nostra regione. Mi riferisco alla questione degli stalli dei taxi e non si accetti il principio che è stata applicata, semplicemente, una Legge Nazionale la n°422 del 1997 e la successiva ordinanza dell’Enac a cui tutti i Comuni devono fare riferimento".
Il Decreto Presidenziale firmato dal governatore Gianni Chiodi, dice Febbo, "non è altro che un atto dovuto e nulla serve a cercare di dare larghe interpretazioni, riaccendendo inutilmente gli animi e portando a scene che poco fanno bene all’immagine turistica e di ospitalità che contraddistingue la nostra regione".
Le cronache, come quella di alcuni turisti inglesi "malamente contesi fra colleghi tassisti", sono "una pubblicità negativa e che mina tutto il lavoro che questo Governo regionale sta portando avanti anche per la mobilità e il turismo".
Febbo auspica "che si comprenda che ciò che è scritto sul Decreto Presidenziale è l’unica strada possibile, riconoscendo diritti dovuti a tutti i tassisti e che nessuna strumentalizzazione politica può stravolgere o fomentare inutilmente gli animi. Ecco perché la mia posizione è allineata perfettamente al decreto presidenziale e quindi respingo fermamente ogni altra forma di opposizione che ritengo pretestuosa e arrogante, o perlomeno che non sia volta a un dialogo sereno e rispettoso, in quanto da troppo tempo, sulla questione stalli, ci si era abituati all’anarchia e alla legge del più forte o quanto meno dei più numerosi”.