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Dopo Monte Carlo arriva la Croazia. Il pescarese Luca Vaccaro bissa la sua impresa in bicicletta

la redazione
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Solo quelli che rischiano di spingersi troppo lontano possono eventualmente scoprire quanto lontano si possa andare.
(Thomas Stearns Eliot)

Questa frase del celebre poeta Eliot sembra calzare a pennello addosso a Luca Vaccaro, 34 enne pescarese amante delle due ruote e in generale dello sport, che un anno dopo la prima impresa in bici da Pescara a Monte Carlo ci ha riprovato ed è andato oltre, dall'altra parte dell'Adriatico... fino in Croazia.

Dopo aver scritto del uso primo viaggio non potevamo non scrivere del secondo quindi abbiamo incontrato di nuovo Luca per farci raccontare i suoi 1085 km e 14 giorni in sella in sella alla sua bici. Questa volta la partenza, datata 10 settembre, non è stata da Pescara ma da Rimini e la destinazione finale, non decisa a priori, è stata Dubrovnik.

Ciao Luca, come mai hai scelto la Croazia come destinazione del tuo viaggio?

In realtà Anche dopo la partenza non ero certo di dove volessi arrivare. Sapevo solo che le prime due tappe sarebbero state Comacchio e Venezia, ero indeciso se andare verso nord oppure dirigermi verso la Croazia. Poi, dato che faceva ancora caldo, la voglia di mare ha vinto sui monti!

Come hai pianificato le tappe?

Come già detto avevo pianificato solo le prime due, e da lì in poi le fermate le ho decise giorno dopo giorno e vedere le città in cui non ero mai stato. Fino alla fine non sapevo nemmeno quale sarebbe stata la mia meta .

Quali sono state le tappe più difficili?

A dire la verità una volta passata l'italia, dove non ho incontrato dislivelli, le tappe croate sono state abbastanza difficili. Non conoscevo bene la geografia della Crozia e credevo fosse abbastanza pianeggiante; in realtà è stato un continuo alternarsi di salite e discese, dai paesi di mare a quelli in collina.

La difficoltà e impravedibilitá del percorso non mi ha affatto scoragggiato, anzi ha reso il mio viaggio piu curioso e piacevole.

Come per il viaggio a Monte Carlo, raccontaci un episodio piacevole e uno spiacevole.

Un'episodio tragicomico è stato il primo pernottamento a Comacchio. Ho prenotato online e l'annuncio parlava di una "casetta di legno immersa nel verde" e invece mi sono ritrovato a dormire in una rulote (degli anni 70 strettissima) situata in una palude piena di insetti! Però vabbé, l'importante è stato avere un tetto sotto cui dormire.

Un'altra vicenda particolare e molto bella mi è capitata quando sono arrivato a Fiume e decisi di fare in un'unica volta 130 km.  Purtroppo nel percorso mi è scoppiata una gomma e si sn forate 3 camere d'aria (a causa di un copertone non buono) per cui mi sono dovuto fermare in un paesino alloggiando in un B&B.

Lì ho trovato la disponibilità e accoglienza di una famiglia che si è adoperata in ogni modo possibile per aiutarmi: Il proprietario del B&B ha telefonato ai gommisti nei paesi limitrofi per vedere se avessero l'occorrente e la moglie la mattina successiva mi ha accompagnato con la macchina dal gommista. Purtroppo alla fine nessuno aveva quello che mi serviva e sono dovuto ritornare a Fiume con il bus per comprare il necessario.

L'impegno e la disponibilità di quella famiglia resterà uno dei ricordi più belli!

La località più bella che hai visto? E la meno bella?

Non riesco a fare una classificazione perché anche il paese più piccolo aveva la sua bellezza. Per esempio a Sveti Juraj, un paesino abitato da 600 persone (in realtà in giro ne avevo viste una decina) ho trovato il mare più bello e pulito, sicuramente perché non era un posto frequentato.

Ad ogni modo le città che mi hanno colpito di più sono state Dubrovnik con la sua fortezza e Zara perché è la città più completa, per le sue rovine romane, per l'influenza che successivamente le diede Venezia e per le sue spiagge meravigliose.

Il primo viaggio era quasi tutto in Italia, mentre questo per buona parte è all'estero. Che tipo di accoglienza hai trovato?

Come già anticipato nella risposta precedente, i croati sono un popolo molto accogliente, diversamente da come immaginavo. A Zara il padrone dell'ostello ha portato me e altri 3 ragazzi a mangiare e bere nei posti caratteristici della città. Sono dei compagnoni come noi italiani!

Un'ultima domanda: un famoso detto popolare dice "non c'è due senza tre". Quando e dove sarà il terzo appuntamento?

Non riesco a darti una risposta per due motivi: il primo è il lavoro, il secondo Ã¨ che personalmente non mi piace pianificare a lungo termine questo tipo di viaggi perché forse il divertimento sta proprio nell' improvvisare e andare dove ti dice la testa e soprattutto le gambe...

E allora rimaniamo in attesa di novità...! :-)

Le tappe del viaggio

  1. Rimini - Comacchio (96 km)
  2. Comacchio - Venezia (105 km)
  3. Venezia - Treviso (30 km)
  4. Treviso - Udine (102 km)
  5. Udine - Trieste (70 km)
  6. Trieste - Capodistria (35 km)
  7. Capodistria - Fiume (88 km)
  8. Fiume - Sveti Juraj (72 km)
  9. Sveti Juraj - Karlbag (56 km)
  10. Karlbag - Zara (94 km)
  11. Zara - Sibenik (75 km)
  12. Sibenik - Spalato (50 km)
  13. Spalato - Makarska (61 km)
  14. Makarska - Dubrovnik (151 km)
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