“Non ho mai considerato la candidatura a sindaco di Pescara come un ripiego, una seconda scelta, o, peggio, una poltrona su cui svernare in attesa di altri incarichi. Anzi, la ritengo un onore che, forse, non credo di meritare. Ma soprattutto occorre chiarire che per l’intera coalizione non ci sono esclusioni o preclusioni all’orizzonte, ma piuttosto condivisione di vedute e collegialità delle scelte. La verità è che oggi il centrodestra può contare su un ampio ventaglio di nomi assolutamente forti e proponibili per poter scegliere celermente, ma con un fondo di tranquillità, il proprio candidato sindaco ed è da questa consapevolezza che si apre il confronto collegiale che dovrà condurre a individuare la figura migliore nell’interesse della città”.
Lo ha detto il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri commentando il primo toto-candidato alla carica di sindaco per il centrodestra.
“Sono onorato di essere stato incluso nella rosa dei nomi spendibili e papabili come futuro candidato sindaco del centrodestra per le amministrative del 2019 – ha sottolineato il Capogruppo Sospiri -, un riconoscimento al lavoro condotto, seppur dai banchi dell’opposizione, a tutela degli interessi della mia città. Occorrono però una serie di precisazioni: innanzitutto non ho mai considerato la candidatura a sindaco come un’alternativa da percorrere nel caso in cui dovesse saltare la mia eventuale ricandidatura nel Consiglio regionale. Diventare sindaco di una città come Pescara non può essere considerato un ripiego, un parcheggio amministrativo in attesa di tempi migliori, tutt’altro, diventare sindaco di Pescara sarebbe un onore che forse non credo di meritare. A ogni modo ritengo straordinaria la lista dei possibili candidati sindaci del centrodestra, dall’amico Marcello Antonelli al già sindaco Luigi Albore Mascia solo per citare quelli di Forza Italia, a tutti gli altri nomi che i nostri partiti alleati riterranno di sottoporre al giudizio e alla valutazione del Tavolo congiunto che inevitabilmente andremo ad aprire a brevissimo, perché un dato acclarato e certo, che emerge anche dall’esito delle ultime elezioni teramane prim’ancora che quelle di Pescara del 2014, è che alla caduta del sindaco Alessandrini dovremo presentarci uniti e compatti dinanzi agli elettori per testimoniare stabilità e affidabilità di fronte a una città che sta vivendo una stagione nera sotto ogni profilo. I nomi ci sono, le figure anche, sono tutti forti e spendibili, ora spetta al centrodestra fare la scelta migliore per vincere”.