“I lavori di presunta riqualificazione hanno trasformato via Monte di Campli in una bomba a orologeria in cui, da un giorno all’altro, ci aspettiamo l’emergenza, ovvero un’autoambulanza bloccata nel traffico congestionato. Un timore che il Comitato di cittadini della strada ha espresso sin dall’inizio dell’intervento e che oggi è supportato dall’autorevole parere della Croce Rossa. A questo punto, a fronte dell’arrogante risposta dell’assessore al traffico Blasioli, che intende archiviata la pratica, il Comitato lancia la sua sfida: invitiamo ufficialmente l’assessore Blasioli nella strada, siamo pronti a organizzare dodici ore di monitoraggio in sua presenza per fargli vedere cosa succede lungo quella che oggi è una strettoia al passaggio dei mezzi di soccorso. Quello che lui legge sulla carta è ben diverso da ciò che accade ogni giorno sull’arteria dove solo l’abilità e la professionalità di chi guida quei mezzi di soccorso sino a oggi ha evitato il peggio”.
A lanciare la sfida è stato Alessio Di Pasquale, ex consigliere comunale di Forza Italia e oggi Presidente del Comitato di via Monti di Campli, costituitosi all’indomani dell’inizio dei lavori di riqualificazione di 100 metri lineari di strada.
“Abbiamo già denunciato nelle scorse settimane come sia vergognoso per l’amministrazione comunale aver speso 300mila euro per riqualificare appena 100 metri lineari di una strada, nel tratto compreso tra via Fonte Romana e via Prati, mentre l’altra metà di via Monte di Campli e le altre strade tutt’attorno sono piene di buche o voragini, erbaccia che ha invaso i marciapiedi e discariche abusive – ha ricordato il Presidente Di Pasquale -. Via Monte di Campli aveva bisogno di una manutenzione, ma tutta la strada, non solo un pezzo. A questo punto se risanare un solo segmento è costato 300mila euro, dovremo attendere un fondo europeo per aprire il cantiere sul resto dell’asse. Ma soprattutto la priorità in questa zona della città non erano gli attraversamenti in betonella, le aiuole artistiche o i marciapiedi larghi quattro metri, stile boulevard, fasce pedonali in salita ripida dove francamente non si vede mai nessuno passeggiare. Ovviamente il primo effetto dei lavori è stato il restringimento della carreggiata stradale, oggi divenuta un imbuto a una sola corsia, cancellando la seconda corsia e pure i parcheggi. La strada evidentemente più stretta ha rallentato in modo intollerabile la mobilità, e oggi ci sono colonne di auto in fila a passo d’uomo a ogni ora del giorno e della notte, e se ne stanno accorgendo anche i residenti che, arrivato il caldo, si vedono costretti a chiudere le finestre per evitare la puzza di smog. Non solo: basta che a transitare sia un camion o un autobus di linea che il traffico si ferma, e basta un veicolo in più sulla rotatoria a fermare anche il transito di autoambulanze e mezzi di soccorso. Un blocco inevitabile visto che, nonostante i nostri solleciti preventivi, l’amministrazione non ha neanche previsto uno slargo, una piazzola, in cui permettere eventualmente ai veicoli in transito di accostare per dare la precedenza a un mezzo di soccorso, eventualità che si sta ripetendo ogni giorno visto che via Monte di Campli è l’asse preferenziale per raggiungere il vicino ospedale civile arrivando da Villa Raspa di Spoltore o da via Prati o anche dall’asse attrezzato. E ovviamente i primi a scontare la problematica sono proprio i responsabili delle autoambulanze, Croce Rossa e simili, che ormai da un mese si stanno rendendo conto che via Monti di Campli è diventata intransitabile, senza nemmeno poter immaginare cosa potrebbe accadere se si verificasse un incidente proprio lungo la strada, una eventualità che renderebbe impossibile il soccorso stesso degli eventuali feriti. Dinanzi all’allarme lanciato dalla Croce Rossa ci saremmo attesi sensibilità e attenzione da parte della giunta Alessandrini, e invece ci siamo trovati dinanzi alla risposta seccata, stizzita e arrogante di un vicesindaco che, evidentemente, con una laurea in ‘tuttologia’, ha liquidato la vicenda con i numeri: siccome altre strade del centro abitato sono altrettanto strette, aver trasformato in un imbuto impercorribile via Monte di Campli non cambia nulla. E invece – ha aggiunto Di Pasquale – cambia tutto perché dimentica il tuttologo vicesindaco Blasioli che ci sono strade a Pescara classificate come ‘prioritarie’ per il soccorso e sono proprio quelle che rappresentano gli assi di collegamento privilegiati verso gli ospedali e, in tal senso, è evidente la funzione strategica di via Monte di Campli, che non può essere paragonata a una via Ramiro Ortiz o a una via Passo della Portella, budelli residenziali nati negli anni ’60 e sicuramente vie secondarie rispetto alla città. A questo punto il Comitato cittadino di via Monte di Campli lancia una sfida al vicesindaco Blasioli: se è certo delle sue affermazioni, ovvero della correttezza dei lavori lungo la strada, venisse sull’asse con noi per monitorare per 12 ore il traffico e verificare insieme qual è oggi lo stato della mobilità dopo le sue opere di riqualificazione. Anzi, meglio ancora, lo invitiamo a salire con noi su un’autoambulanza della Croce Rossa, fuori servizio, per verificare insieme, partendo da un punto x, quali siano i tempi e le condizioni di percorrenza del mezzo una volta arrivato in via Monte di Campli, e come si siano moltiplicati i tempi di arrivo in ospedale, tempi che possono essere fondamentali per salvare una vita umana. Il Comitato resta in attesa di una convocazione da parte dell’assessore che potrà scegliere anche il giorno in cui effettuare tale test”.