Decine di incontri, dalla costa alle aree interne, in uno dei collegi più grandi d'Italia per estensione. «Tre grandi questioni: presenza dei medi e piccoli ospedali e loro specializzazione, una mobilità sicura e moderna, favorire gli insediamenti in Val Pescara, nella Valle Peligna, nel nucleo industriale di Chieti»
È uno dei più grandi d'Italia per estensione il collegio che in questi giorni fa da cornice agli incontri elettorali di Antonio Castricone, parlamentare Pd uscente e candidato al collegio 4 - Chieti, Sulmona, Val Pescara. Dalla costa alle aree interne, decine di appuntamenti all'insegna dell'ascolto delle esigenze di zone ritenute troppo spesso minori e periferiche ma che rappresentano una risorsa per l'intera regione.
«Ho scelto questo collegio perché ritengo fondamentale una battaglia per l'Abruzzo interno - commenta Antonio Castricone -. Posti che vengono spesso visti come minori, periferici, ma che godono ad esempio di una qualità della vita che non si ha nelle grandi città , dalle quali le persone si stanno allontanando. Posti dunque che devono diventare attrattivi».
«Perché questo avvenga, però, c'è bisogno dei servizi - aggiunge il parlamentare -. E qui la politica può e deve fare la sua parte, è questa la richiesta dei cittadini che sto incontrando. Ecco allora i medi e piccoli ospedali, è nota la mia battaglia per la loro presenza sul territorio. Se consideriamo che i grandi ospedali gestiscono soprattutto le emergenze, i presidi periferici possono avere un ruolo importante, nonché economicamente sostenibile. Di più: questi ospedali devono avere delle specializzazioni, così da attrarre utenza e confermarsi valida alternativa».
Oltre agli ospedali minori, gli altri temi trattati durante gli incontri elettorali sono la garanzia di una mobilità moderna e sicura, fino al terreno da recuperare nel campo dell'industria. «Penso al rafforzamento della rete ferroviaria da Pescara a Sulmona, passando per Chieti, con la relativa viabilità - commenta Antonio Castricone -. Senza dimenticare i collegamenti per i centri abitati di media montagna, troppo spesso difficili da raggiungere per lo stato delle strade. Una plausibile soluzione per garantirne la manutenzione è il passaggio della loro gestione allo Stato, all'Anas. Su larga scala ci sono da considerare le cose già fatte, come lo stanziamento di 1,5 miliardi di euro per la linea ferroviaria Pescara-Roma e i lavori sulle autostrade A 24 e A 25 dove ora ci sono oltre settanta cantieri aperti».
Non ultimo il tema degli insediamenti produttivi. «In Val Pescara, nella Valle Peligna, nel nucleo industriale di Chieti, qui va recuperato il terreno perso dall'industria italiana, a livello nazionale e nello stesso Abruzzo. C'è da operare per la reindustrializzazione. La politica, la nostra politica già sta lavorando per ridare vigore al sistema industriale del nostro Paese su settori produttivi strategici. Per un'occupazione trasversale e di qualità , dove anche i laureati possono trovare opportunità ».
Qualità della vita delle aree interne e loro dialogo con la costa, quindi, un sistema di trasporto moderno ed efficace, attività industriale. Tutti temi che si intersecano con le ricchezze naturali caratteristiche del territorio abruzzese, una fonte di ricchezza per la quale confermare forme di tutela e valorizzazione. «Oggi abbiamo norme e regole di tutela che permettono di muoversi nel settore degli insediamenti produttivi senza interferire in alcun modo con l'ambiente» conclude Antonio Castricone.
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