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Omicidio di Jennifer Sterlecchini, oggi l'udienza preliminare

L'associazione Noi per la Famiglia - comitato insieme per Jennifer - chiedono certezza della pena

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Il Presidente dell’associazione “Noi per la Famiglia” Carola Profeta per la regione Abruzzo, insieme al Comitato “Insieme per Jennifer” e all’”Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime” con il suo Coordinatore Nazionale Angelo Bertoglio, saremo presenti presso il tribunale di Pescara, sezione penale,  mercoledì mattina alle 11 quando si svolgerà l’udienza preliminare per l’omicidio di Jennifer Sterlecchini, dove il giudice deciderà il destino del suo assassino.

17 coltellate precedute da pugni e calci, a rendere tutto più atroce la mamma della vittima fuori casa che non è riuscita ad entrare perché la porta era stata chiusa. Una mamma che ha sentito e vissuto in diretta le violenze inflitte a sua figlia. E una figlia uccisa barbaramente solo perché donna. Una giovane donna che voleva semplicemente terminare una storia d’amore e che desiderava solo essere libera , lavorare e sorridere. Voleva andare in Spagna Jennifer, ma colui che diceva di amarla, ha messo fine alla sua esistenza e ai suoi sogni.

La legge prevede il rito abbreviato, ossia una "velocizzazione" del processo in cambio di uno sconto di un terzo della condanna. Questa già di per se non è giustizia, perché sommata ai permessi premio, alle riduzioni annuali per un eventuale buona condotta, alle attenuanti e a tutte le tutele che sembrano esserci solo per chi commette il reato, la certezza della pena in sè viene automaticamente a svanire.

E non è uno Stato Civile quello in cui si vede troppo spesso la legge a favore di chi commette un reato, piuttosto di chi quel reato lo subisce.

In 24 giorni del 2018 sono già state uccise 3 donne a seguito di un legame affettivo familiare. E’ una mattanza che solo un processo culturale e soprattutto l’attuazione del diritto garantito e della giustizia possono sradicare.

In Italia per l’omicidio volontario aggravato è previsto l’ergastolo, considerato tutte le aggravanti .

La sentenza di domani potrebbe diventare  un messaggio importante ed efficace per chi,  d’ora in avanti, vuole macchiarsi di un crimine così violento e orrendo.

Sui social abbiamo lanciato la campagna  “cambia la foto del nostro profilo con quello di Jennifer seduta su una parola GIUSTIZIA”! Quasi fosse una premonizione. Segno che lei a quella parola credeva davvero.

 

ASSOCIAZIONE NOI PER LA FAMIGLIA ABRUZZO

INSIEME PER JENNIFER

OSSERVATORIO NAZIONALE SOSTEGNO VITTIME

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