“Per la ristrutturazione della Statua di Paolo VI, situata in via Rio Sparto, lancio un appello ai Club Service della città affinchè ‘adottino’ il monumento e ci aiutino nella manutenzione straordinaria della struttura che due giorni fa ha mostrato alcuni segni di cedimento. Nei prossimi giorni assumerò ufficialmente i contatti con alcuni Club, che già ci sono stati vicini negli ultimi anni portando avanti progetti di notevole utilità sociale, per verificare la possibilità di una loro partecipazione alle opere di ripristino del manufatto ed eventualmente l’entità di tale sostegno”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ufficializzando l’invito rivolto ai Club Service per partecipare alla ristrutturazione della statua, situata a pochi passi dall’ex mercato coperto, oggi Centro Polifunzionale ‘Monsignor Britti’, statua che due giorni fa è stata transennata dopo la segnalazione dei Vigili del Fuoco circa la capacità di tenuta della struttura.
“L’amministrazione comunale – ha spiegato il sindaco Albore Mascia – sta seguendo con preoccupazione il problema verificatosi a carico del manufatto, installato nella piazza del quartiere San Donato tra il 2007 e il 2008, con una cerimonia solenne e presto divenuto simbolo del rione stesso e del suo anfiteatro, dunque un segno distintivo. Due giorni fa i Vigili del Fuoco hanno richiesto l’intervento straordinario della Polizia municipale e dell’amministrazione comunale segnalando una situazione di rischio per la stabilità della struttura, subito transennata per impedire a chiunque di avvicinarsi. E il primo sopralluogo tecnico eseguito ieri ci ha permesso di accertare la presenza di un modesto distacco dal proprio sostegno di ferro della parte della statua in cui è posizionata la cintura ornamentale del soggetto. Ora sono in corso carotaggi al fine di verificare l’entità del danno, la consistenza del distacco dei materiali, accertando che non ci siano situazioni di pericolo immediato che andranno, eventualmente, subito rimosse. Ma soprattutto è chiaro che la situazione va affrontata con la massima urgenza perché oggi nella piazza principale di San Donato si è determinata una situazione di provvisorietà e precarietà che non può protrarsi per lungo tempo. A oggi tre quarti della superficie in betonella, ovvero tutto l’anfiteatro, è praticamente vietato, chiuso dalle transenne e dal nastro bianco e rosso che impedisce l’accesso dei cittadini, una condizione che va considerata assolutamente temporanea imponendo un intervento tempestivo di ripristino delle condizioni minime di sicurezza. Una delle ipotesi al vaglio dei tecnici è la possibilità di rimuovere, seppur temporaneamente, la statua dal sito per sottoporla a un’opera di manutenzione, anche se, viste le dimensioni e l’altezza del manufatto, sarà difficile individuare un sito che riesca ad accoglierlo. Nel frattempo ho deciso di lanciare un appello a tutti i Club Service della città affinchè adottino la statua di Paolo VI e ci aiutino a reperire i fondi necessari per la sua ristrutturazione. Nei prossimi giorni formalizzerò la mia richiesta assumendo contatti con i Governatori in carica e sollecitando la loro sensibilità verso una struttura che fa parte dell’identità di un quartiere tanto vasto e che non può sgretolarsi sotto i nostri occhi, ma merita l’attenzione delle Istituzioni”.