Daniele Licheri – Segretario Sinistra Italiana Abruzzo, Stefano Ciccantelli - Segretario Provinciale Si Teramo, Marco Fars – Segretario Regionale PRC Abruzzo, Walter Rapattoni - Segreteria Regionale Prc Abruzzo e Carlo Di Marco – Coordinamento Regionale Democrazia Costituzionale firmano la nota congiunta contro il ripristino dei voucher sabato 17.
Domenica 18 invece assemblea al teatro Brancaccio di Roma (ore 9,30) per discutere dei temi più caldi della politica italiana.
“Sarà un week-end importante e di mobilitazione, e intendiamo partecipare tutti insieme e attivamente per promuovere la partecipazione dall'Abruzzo sia il 17 che il 18 giugno. Sabato le nostre organizzazioni saranno affianco della Cgil per la grande manifestazione contro l’imbroglio della reintroduzione dei voucher. Milioni si cittadini e lavoratori avevano richiesto, firmando i 3 quesiti referendari, di abrogare le parti peggiori della pessima normativa sul lavoro e chiedendo diritti e tutele per tutte le tipologie di lavoro. In barba ad ogni principio democratico e scavalcando ancora una volta la volontà popolare siamo oggi ad una proposta che reintroduce, seppur con un nome diverso, la stessa forma contrattuale portatrice di sfruttamento e lavoro nero. Insomma i voucher escono dalla porta per rientrare dalla finestra. È inaccettabile”.
“Domenica 18 invece organizzeremo gli autobus dall’Abruzzo per Roma per portare tante e tanti che insieme a noi condividono l’appello lanciato da Tomaso Montanari, storico dell’arte e presidente di Libertà e Giustizia e Anna Falcone, avvocatessa e vicepresidente dei Comitati per il NO per l’assemblea al teatro Brancaccio alle ore 9,30. Siamo consapevoli dell'insufficienza del ruolo dei partiti e del quadro politico che oggi abbiamo di fronte. Il paese vive una stagione difficilissima e siamo di fronte ad una decisione urgente. La scelta non è decidere quale combinazione di sigle potrà sostenere il prossimo governo fotocopia, ma come far sì che nel prossimo Parlamento sia rappresentata la parte più fragile di questo Paese e quanti, giovani e meno giovani, in seguito alla crisi, sono scivolati nella fascia del bisogno, della precarietà, della mancanza di futuro e di prospettive. La parte di tutti coloro che da anni non votano perché non credono che la politica possa avere risposte per la loro vita quotidiana: coloro che non sono garantiti perché senza lavoro, o con lavoro precario; coloro che non arrivano alla fine del mese, per stipendi insufficienti o pensioni da fame”.
Per info autobus per Roma: 388/7304470 - 340/3701978