Ha ottenuto l'obbligo di dimora a Bolognano il presidente dell'ACA (Azienda Comprensoriale Acquedottistica), Ezio Di Cristoforo, finito ai domiciliari il 17 luglio scorso nell'ambito dell'operazione "Shining light" su presunte tangenti e appalti.
Lo ha deciso il gip del tribunale di Pescara. Nell' ambito della stessa operazione sono finiti ai domiciliari anche Marcello Lancia, amministratore unico dell'ATER di Chieti, Ernesto Marasco, dirigente dell'ATER di Chieti, Alessandro Faraone, geometra dell'ATER di Chieti, Salvatore Tasso, geometra del settore Lavori Pubblici del Comune di Montesilvano, e il tenente colonnello dell'esercito William Basciano. I reati contestati agli indagati sono, a vario titolo, quelli di corruzione, concussione, turbata liberta' degli incanti, falso e truffa.
A far scattare gli arresti sono state le dichiarazioni dell'imprenditore Claudio D'Alessandro, che hanno portato alla luce un presunto articolato sistema illecito basato sulla sistematica manipolazione di gare pubbliche espletate tra il 2010 e il 2012, tutte sotto la soglia comunitaria e dunque condotte con "procedura negoziata", in cui le ditte da invitare venivano preventivamente individuate in accordo con i pubblici ufficiali ed erano tutte riconducibili a un unico centro decisionale perche' fiduciarie del D'Alessandro.
In cambio dell'aggiudicazione degli appalti, l'imprenditore garantiva dazioni illecite consistenti in denaro contante o beni mobili (nella misura del 5-6 per cento del valore della gara) o assunzioni clientelari.
Le gare turbate bandite dall'ACA sono quelle relative alla manutenzione ordinaria della rete fognaria di Pescara degli ultimi quattro anni per un importo complessivo di un milione e 600mila euro. Stando alle indagini, le tangenti corrisposte al presidente dell'Aca Ezio di Cristoforo, in piu' tranche, ammontano a circa 50mila euro con la promessa di ulteriori 48mila euro per l'aggiudicazione dell'appalto per la manutenzione fognaria per l'anno 2013-2014.