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Riqualificazione e Rigenerazione Urbana nuove frontiere per l’edilizia.

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23 febbraio, presso l’Auditorium Petruzzi in via delle Caserme in Pescara,  si è tenuto un importante Seminario dal titolo Rigenerazione urbana, riqualificazione energetica e prevenzione antisismica, organizzato dal CNA in collaborazione con l'Ordine degli Ingegneri e degli Architetti paesaggisti pianificatori e conservatori della Provincia di Pescara.

Ha aperto i lavori e moderato gli interventi, il responsabile regionale della CNA  Costruzioni Renato Giancaterino che, presentando il seminario, ha parlato della grave crisi edilizia dovuta sia alla situazione economica, oramai endemica, sia agli eventi sismici che hanno martorizzato la Regione Abruzzo. La CNA Costruzioni aggrega interessi professionali e del settore delle imprese che fanno parte della filiera dell’edilizia.

“Il costruito è completamente variato negli ultimi anni,- ha detto Giancaterino,- ed oggi il 75% è rappresentato dalle riqualificazioni edilizie, e il seminario è un incontro che favorisce un nuovo approccio culturale per la riqualificazione”.

L’architetto Laura Antosa, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Pescara, ha parlato della rigenerazione urbana e dell’importanza del confronto tra tutti i soggetti che operano all’interno della filiera e dell’indagine del CRESME, sulla situazione economica e del mercato dell’edilizia, e la riflessione sulla nascita del 7° ciclo dell’edilizia che ha portato ad un modo di pensare e di costruire più selettivo dove non sono più il metro quadro o cubo a dettare le condizioni del costruire.

“Attualmente, -ha detto Laura Antosa,- c’è un grande invenduto e da tempo l’edilizia non rappresenta più un investimento e la ristrutturazione e la rigenerazione urbana in termini qualitativi sono gli unici obiettivi da perseguire per uno sviluppo economico. Oggi si parla di resilienza urbana, cioè la capacità che ha il territorio di adattarsi al cambiamento. Di rigenerazione se ne parlava già dagli inizi degli anni 70 soprattutto per il recupero dei Centri Storici, attività rimasta incompiuta, negli anni 80 si parlava di recupero delle aree dismesse e della delocalizzazione delle aree industriali. La rigenerazione urbana deve comprendere anche lo studio della mobilità sostenibile con un approccio multi partecipativo”

L’arch. Antosa ha parlato anche dei progetti che sono stati realizzati in altre Nazioni europee come la Svezia, la Francia e la Finlandia, dove interi quartieri sono stati rigenerati con fondi pubblici nazionali e in tempi brevi con progetti fatti da architetti che hanno seguito l’intero iter progettuale ed esecutivo del progetto in tempi certi e brevi.

L’arch. Feliciani, specialista in efficienza energetica, ha parlato di quanto il risparmio e l’efficienza energetica sono un importante aspetto economico della riqualificazione degli edifici e sia le grandi imprese, sia i condomini o i singoli possono utilizzare le pratiche della rigenerazione energetica per un riscontro economico certo.

Il dott. Claudio Carpenteri, responsabile delle politiche fiscali della CNA, ha parlato del disegno di legge che la CNA ha proposto al Governo per facilitare, nei tempi, il recupero delle somme spese dai privati per la riqualificazione energetica a seguito di ristrutturazioni o di nuove costruzioni.

Una prassi da fare con gli Istituti bancari e del credito potrebbe favorire quanti non hanno danaro a sufficienza per pagare i lavori preventivati e aspettare a recuperare con al denuncia dei redditi.

Uno sconto del credito, così come si faceva con le cambiali, potrebbe dare l’immediata esigibilità del credito stesso decurtato di una percentuale dovuta ella banca.

L’ingegnere Vincenzo Sepe, Commissione Strutture dell’Ordine degli Ingegneri Pescara, ha fatto un quadro sulle zone sismiche e sulle costruzioni negli anni.

La situazione italiana, alla luce degli ultimi eventi sismici, non esclude più alcun territorio dal terremoto e le costruzioni degli anni 70 sono quelle più a rischio. Quando si sono edificati gli immobili, in quegli anni, sono state rispettate le normative esistenti che oggi sono state completamente riviste. Tutte quelle costruzioni non sono riqualificabili dal punto di vista sismico. Rivedere e riqualificare un edificio con le nuove normative non è facile e molte volte impossibile.

Stesso problema per le case in centro storico che hanno subito molti anni di eventi sismici e che oggi risultano indebolite e la poca distanza tra gli stessi e le strade strette aggravano la situazione.

A concludere il seminario l’Assessore Donato di Matteo che ha parlato di sicurezza, di edilizia pubblica e privata.

“Siamo al bivio: oggi occorrono scelte coraggiose,- ha detto Di Matteo,- razionalizzare ad esempio gli interventi sulle scuole: non più tanti lavoro sparsi e incompleti, sì ad interventi più consistenti e mirati soprattutto nelle aree interne. Infine le nuove frontiere dell'abitato col Social Housing e lo studio del territorio per una esatta pianificazione”

Molti i presenti al seminario: architetti ed ingeneri e tante persone interessate all’importante argomento

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