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Case prodotte in Abruzzo da installare in Congo per una edilizia sostenibile e sociale

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20 febbraio, presso la sala Corradino D’Ascanio della Regione Abruzzo, in piazza Unione a Pescara, l’Assessore Donato Di Matteo ha incontrato una delegazione capeggiata dal Ministro per l’Edilizia e l’Urbanistica del Governo del Congo.

L’incontro è stato voluto dal Ministero Africano per una conoscenza approfondita sulle tecniche e l’organizzazione dell’urbanistica sociale in Abruzzo.

Prima di arrivare a Pescara il Ministro, con la sua delegazione, ha visitato una fabbrica di Lanciano dove sono stati studiati e brevettati moduli abitativi di facile trasporto ed assemblaggio costruiti con i requisiti della biocompatibilità e ad energia zero.

L’Assessore Regionale all’edilizia Sociale Donato Di Matteo ha accolto con entusiasmo il Ministro del Congo che, come lui, ha in animo la costruzione di un’edilizia sostenibile che possa accogliere nelle residenze realizzate i cittadini dando loro conforto e sicurezza.

“Questo di oggi,-ha detto il Ministro Joseph Kokonyangi Witanene,-è un incontro importante ed è una nuova opportunità per il Governo del Congo. Abbiamo avuto la fortuna di conoscere la società SAF di Lanciano che è stata ben accolta per il suo progetto nel Congo. Siamo venuti per conoscere la proposta fatta dall’azienda che prevede case con il recupero dell’acqua e con una bassa escursione termica tra l’interno e l’esterno. Le case sono trasportabili e facilmente ricomposte all’occorrenza. Il loro colore blu è quello del Congo e dovunque vengono installate danno un senso della presenza dello Stato nel Congo che ha una situazione molto complessa. Sono molto felice di aver avviato questa attività di solidarietà anche nel Burkina Faso e il Congo è uno Stato africano che ha una estensione territoriale molto grande. Ringrazio l’Assessore e ricordo che già nel 1964 abbiamo stabilito grandi rapporti lavorativi con l’Italia. Abbiamo avuto rapporti diplomatici, ma oltre a ciò anche di tipo lavorativo a livello di costruzioni di centrali idroelettriche e industrie metalmeccaniche dove si costruiscono proprio tutti quegli elementi che servono per le costruzioni. Ecco perché crediamo nell’Italia. Abbiamo chiesto al nostro Presidente, che non ha esitato, a fare una visita in Abruzzo alla SAF per vedere e verificare il progetto che avevano presentato. Il progetto della SAF è vitale per la popolazione congolese. Oggi abbiamo avuto il piacere di una presentazione tecnica e abbiamo fatto un accordo in quanto ho visto un lavoro fatto bene ed ho firmato l’impegno con la SAF. L’accordo è stato inviato in Congo ed il contratto definitivo avverrà entro il 15 marzo. Il progetto della SAF non è stato il primo e non sarà l’ultimo, sono interessato a collaborare con l’’Abruzzo, voi come noi, avete molti parchi naturali e il turismo potrà essere una cooperazione duratura con l’Abruzzo. Grazie di tutto”.

L’assessore Di Matteo si è detto chiaramente felice di questa nuova cooperazione ricordando che non solo nell’industria l’Abruzzo è presente con progetti di notevole interesse, ma anche nell’agricoltura con la biodiversità e molto si potrà fare con il Congo dove si potranno insegnare ed apprendere tecniche agricole locali.

Al termine dell’incontro l’Assessore Di Matteo ha voluto donare all’ospite alcuni oggetti simbolo come una piccola riproduzione in argento del Guerriero di Capestrano, una cravatta con il logo della Regione Abruzzo e un testo con le tradizioni e i luoghi dell’Abruzzo.

La ditta SAF design di Lanciano ha prodotto un modulo abitativo replicabile ed assemblabile anche per superfici maggiori di quello base. Il modulo è antisismico, a consumo zero ed è posizionabile facilmente su qualsiasi terreno.

La domanda che sorge, in questo periodo di forte necessità di sicurezza di moduli abitativi a costo energetico zero, facilmente collocabili e antisismici, è: come mai la Nazione congolese coglie questa opportunità di sviluppo per il proprio popolo e in Italia, in Abruzzo in particolare, nemmeno si conoscono questi prodotti e si devono aspettare mesi per poter dare una giusta e necessaria casa, o meglio modulo abitativo in legno, ai terremotati dell’Italia centrale?  

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