"Questa proposta di legge vuole ricordare un giornalista che ha raccontato con passione e obiettività gli ultimi quarant'anni della vita politica, sociale e culturale dell'Abruzzo".
Con queste parole il Consigliere regionale di Sinistra italiana Leandro Bracco ha presentato il progetto di legge che vuole istituire il Premio giornalistico nazionale in memoria di Pasquale Pacilio, storico direttore dell'emittente televisiva Rete 8, scomparso lo scorso 29 luglio.
"Pacilio ha avuto come stella polare del proprio operato - ha aggiunto Bracco - il dovere imprescindibile di informare il pubblico nella maniera più cristallina possibile. Ritengo dunque che sia un dovere per la Regione Abruzzo quello di onorarne la memoria". Originario di Gricignano d'Aversa, nel Casertano, Pasquale Pacilio era nato nel 1949 e ha fatto televisione sin dagli anni Settanta, iniziando la propria avventura giornalistica collaborando con "Telemare", prima emittente privata abruzzese, per poi assumerne la direzione. Successivamente viene nominato direttore di Rete 8 contribuendo in maniera determinante a rendere la stessa emittente televisiva la più amata dagli abruzzesi. "I punti di forza di Pasquale Pacilio erano i cosiddetti 'faccia a faccia' in cui i suoi ospiti (uomini politici, artisti, personaggi del mondo della cultura e della società civile) venivano intervistati (ponendo domande molte volte scomode come dovrebbero fare tutti i giornalisti degni di questo nome) nell'interesse esclusivo dell'unico padrone di Pacilio stesso ovvero il telespettatore".
"Questo grande uomo ci ha portato, con le sue celeberrime maratone televisive, dentro i grandi eventi, anche tragici, che hanno contraddistinto gli ultimissimi decenni della vita abruzzese – ha precisato Bracco - dall'alluvione che nel '92 sconquassò la città di Pescara al terremoto dell'Aquila del 2009, dal pellegrinaggio al Volto Santo di Manoppello di Papa Benedetto XVl nel 2006 alla grande ondata di freddo che colpì l'Abruzzo nel 2012. Pasquale Pacilio era 'gli occhi degli abruzzesi'. Con il suo lavoro ha fatto vedere le cose piacevoli, pessime, tragiche ma anche meravigliose della nostra Regione ed è stato uno dei più validi promotori della ricchezza culturale dell'Abruzzo, portando dentro le case dei nostri concittadini alcune tra le più importanti manifestazioni storiche regionali come ad esempio il Premio Flaiano, la Perdonanza Celestiniana dell'Aquila, la Giostra cavalleresca di Sulmona e moltissimi altri eventi".
Il giornalista casertano non si è però limitato solamente a questo ma ha anche creato trasmissioni proprie quali ad esempio "Il paese delle meraviglie" per raccontare gli angoli più belli d'Abruzzo e le ricchezze enogastronomiche della nostra regione. "Il suo esempio sarà sicuramente fonte d'ispirazione per le nuove generazioni di giornalisti – ha concluso Leandro Bracco - i quali potranno comprendere cosa significa fare il giornalista con la G maiuscola, ossia essere a servizio esclusivo del proprio pubblico, mettendo davanti a tutto e tutti l'interesse supremo del telespettatore a essere informato in maniera obiettiva. Pasquale Pacilio ha svolto la sua professione con quella autorevolezza e rettitudine che gli derivavano da una profonda conoscenza dei temi trattati e questa conoscenza lo ha sempre messo al riparo da pressioni rendendolo un esempio di autonomia e indipendenza". Il premio giornalistico, strutturato in tre riconoscimenti da 15mila, 10mila e 5mila euro, verrà assegnato annualmente ai tre migliori servizi giornalistici realizzati da reporter italiani o stranieri riguardanti tematiche di carattere regionale. (com/red)
Istituzione del premio giornalistico nazionale in memoria di Pasquale Pacilio
Art. 1
(Oggetto e finalità)
1. La Regione Abruzzo, in ossequio all’articolo 19 della Dichiarazione universale dei Diritti dell’uomo e all’articolo 21 della Costituzione della Repubblica italiana:
a) riconosce e tutela il diritto di ogni individuo alla libertà di opinione e di espressione;
b) garantisce il diritto di ogni individuo a non essere molestato per la propria opinione;
c) garantisce il diritto di ogni individuo di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere e confini nazionali;
d) tutela, garantisce e promuove la libertà di stampa quale espressione massima dello Stato di diritto;
e) contrasta ogni forma di censura perpetrata ai danni della libera stampa salvo i casi previsti dalla legge.
Art. 2
(Istituzione del premio)
1. La Regione Abruzzo istituisce il premio giornalistico nazionale in memoria di Pasquale Pacilio, di seguito denominato premio, da erogarsi ai tre migliori servizi giornalistici realizzati da reporter italiani o stranieri riguardo tematiche di carattere regionale.
2. Per poter essere proclamati vincitori del premio è necessario essere iscritti a uno degli Ordini dei giornalisti presenti sul territorio italiano.
Art. 3
(Periodicità del premio)
1. Il premio è conferito annualmente e la premiazione avverrà ogni 29 di luglio, in ricordo del giorno in cui Pasquale Pacilio è deceduto.
Art. 4
(Ammontare del premio)
1. Il premio complessivo da conferire ai vincitori è di complessivi 30.000,00 euro di cui 15.000,00 euro al primo classificato, 10.000,00 euro al secondo classificato e 5.000,00 euro al terzo classificato.
Art. 5
(Composizione della giuria)
1. I vincitori del premio sono selezionati da una giuria composta da personalità del mondo dell’informazione e della cultura.
2. La partecipazione alle sedute della giuria è resa a titolo gratuito e dunque non è previsto alcun compenso.
3. La giuria è composta da cinque membri che eleggono, tra di essi, il Presidente della giuria stessa.
Art. 6
(Compiti della Giunta regionale)
1. La Giunta regionale, entro 90 giorni dall’entrata in vigore della presente legge, stabilisce con proprio atto:
a) le modalità e i criteri per la nomina dei membri della giuria;
b) le modalità per l’effettuazione della cerimonia di premiazione prevista all’articolo 3.
Art. 7
(Disposizioni finanziarie)
1. Per l’attuazione della presente legge è autorizzata, per il biennio 2017-2018, la spesa di euro 30.500,00 per ciascuna annualità, cui si fa fronte con le risorse di apposito e nuovo stanziamento denominato “Premio giornalistico nazionale Pasquale Pacilio”, istituito nello stato di previsione della spesa del bilancio regionale 2016-2018, alla Missione 05 “Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali”, Programma 02 “Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale”, Titolo 1 “Spese correnti”.
2. Ai fini della copertura della spesa di cui al comma 1 e pari ad euro 30.500,00 per ciascun anno, al bilancio di previsione 2016-2018 è apportata, per ciascuna annualità 2017 e 2018, la seguente variazione per competenza di uguale importo:
a) in aumento parte Spesa: Titolo 1, Missione 05 “Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali”, Programma 02 “Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale” per euro 30.500,00 del nuovo stanziamento denominato “Premio giornalistico nazionale Pasquale Pacilio”;
b) in diminuzione parte Spesa: Titolo 1, Missione 01 “Servizi istituzionali, generali e di gestione, Programma 12 “Politica regionale unitaria per i servizi istituzionali, generali e di gestione”, per euro 30.500,00.
3. Per gli anni successivi al 2018, alla spesa annuale di euro 30.500,00, si provvede con legge di bilancio.
Art. 8
(Entrata in vigore)
1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo in versione telematica (BURAT).
RELAZIONE
Presidente, Colleghi
La presente proposta di legge vuole ricordare un giornalista che ha raccontato con passione e obiettività gli ultimi quarant’anni della vita politica, sociale e culturale dell’Abruzzo: sto parlando di Pasquale Pacilio, direttore dell’emittente televisiva Rete 8, scomparso il 29 luglio scorso.
Pacilio ha avuto come stella polare del proprio operato il dovere imprescindibile di informare il pubblico nella maniera più obiettiva possibile. Originario di Gricignano d’Aversa, nel Casertano, Pasquale Pacilio era nato nel 1949 e ha fatto televisione per più di quarant’anni, iniziando la propria avventura giornalistica negli anni Settanta collaborando con “Telemare”, prima emittente privata abruzzese, per poi assumerne la direzione.
Successivamente è diventato direttore di Rete 8 contribuendo in maniera determinante a rendere la stessa l’emittente televisiva la più amata dagli abruzzesi.
I punti di forza di Pasquale Pacilio erano i cosiddetti “faccia a faccia” in cui i suoi ospiti (uomini politici, artisti, personaggi del mondo della cultura e della società civile) venivano intervistati (ponendo domande molte volte scomode) nell’interesse esclusivo del suo unico padrone ovvero il telespettatore.
Questo grande uomo ci ha portato, con le sue celeberrime maratone televisive, dentro i grandi eventi, anche tragici, che hanno contraddistinto gli ultimissimi decenni della vita abruzzese: dall’alluvione che nel ’92 sconquassò la città di Pescara al terremoto dell’Aquila del 2009, dal pellegrinaggio al Volto Santo di Manoppello di Papa Benedetto XVl nel 2006 alla grande ondata di freddo che colpì l’Abruzzo nel 2012.
Pasquale Pacilio era “gli occhi degli abruzzesi”. Con il suo lavoro ha fatto vedere le cose piacevoli, pessime, tragiche ma anche meravigliose della nostra Regione ed è stato uno dei più grandi promotori della ricchezza culturale dell’Abruzzo, portando dentro le case dei nostri concittadini alcune tra le più importanti manifestazioni culturali e storiche regionali come ad esempio il Premio Flaiano, la Perdonanza Celestiniana dell’Aquila, la Giostra cavalleresca di Sulmona e moltissimi altri eventi.
Il giornalista casertano non si è però limitato solo a questo ma ha anche creato proprie trasmissioni quali ad esempio “Il paese delle meraviglie” per raccontare gli angoli più belli d’Abruzzo e le ricchezze enogastronomiche della nostra regione.
Il suo esempio sarà sicuramente fonte d’ispirazione per le nuove generazioni di giornalisti i quali potranno capire cosa significa fare il giornalista con la g maiuscola ossia essere a servizio esclusivo del proprio pubblico, mettendo davanti a tutto e tutti l’interesse supremo del telespettatore a essere informato in maniera obiettiva. Pasquale Pacilio ha svolto la sua professione con quella autorevolezza e rettitudine che gli derivavano da una profonda conoscenza dei temi trattati e questa conoscenza lo ha sempre messo al riparo da pressioni rendendolo un esempio di autonomia e indipendenza.
Questo progetto di legge è composto da 8 articoli;
- l’articolo 1 esplicita l’oggetto e le finalità;
- l’articolo 2 istituisce il premio giornalistico;
- l’articolo 3 regolamenta la periodicità del premio;
- l’articolo 4 determina l’ammontare del premio;
- l’articolo 5 prevede la formazione di una giuria destinata a proclamare i vincitori;
- l’articolo 6 disciplina i compiti della Giunta regionale in materia;
- l’articolo 7 contiene le disposizioni finanziarie;
- l’articolo 8 disciplina l’entrata in vigore della legge.