“Quattro dossi stradali concentrati in appena 50 metri, su un chilometro di lunghezza, evidentemente per rallentare il traffico in una via esclusivamente residenziale, quattro dossi spuntati all’improvviso peraltro proprio all’imboccatura di una rotatoria che, già di per sé, è un’infrastruttura utilizzata per rallentare la velocità di marcia dei veicoli. L’ennesima anomalia della città di Pescara che diventa ancora più interessante se quei quattro dossi sono stati installati per coincidenza in strada Salita Zanni, proprio sotto la casa del Governatore Luciano D’Alfonso. E allora l’anomalia merita chiarezza e per questo abbiamo presentato un’interrogazione al sindaco Alessandrini per sapere quando è stato realizzato l’intervento, chi ha richiesto quei dossi, producendo eventualmente copia della richiesta, se esiste un’ordinanza o una determina dirigenziale cui fare riferimento e chi ha dato priorità assoluta a tale intervento”.
Lo ha detto il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale Marcello Antonelli, che ha effettuato un sopralluogo alla ‘scoperta’ dei nuovi dossi spuntati sotto l’abitazione del Presidente della Regione Abruzzo D’Alfonso.
“Sarà sicuramente una coincidenza sulla quale però occorre fare luce – ha detto il Capogruppo Antonelli -: sostanzialmente parliamo di strada Salita Zanni che, complessivamente, sarà lunga circa 900 metri. In questi 900 metri sono stati concentrati, in soli 50 metri, 4 dossi-rallentatori del traffico, per l’intera ampiezza della carreggiata stradale, tradotto 4 dossi in 50 metri, nulla sui rimanenti 850 metri di strada. Il primo pensiero ovviamente è stato se fosse casuale che siano stati messi proprio dinanzi alla casa del Governatore, e inevitabilmente ci interroghiamo sulla loro effettiva necessità e utilità, specie a ridosso di un rondò che ha già la funzione di rallentare le auto in marcia. Attraverso la mia interrogazione chiedo a questo punto di sapere chi ha deciso e progettato tale intervento, se quei 4 dossi sono frutto della creatività dei super-esperti del traffico nominati dal sindaco Alessandrini dal 2014 a oggi, oppure dei dirigenti interni, o se ci sia a monte una richiesta esplicita dei residenti della strada, e nel caso chiediamo di sapere chi ha firmato tale istanza, producendone copia in Consiglio comunale per poterla visionare e vedere a quando risale la richiesta. Chiedo di sapere se, prima di realizzare l’intervento, sia stata redatta una determina dirigenziale o un’ordinanza, di cui non abbiamo rintracciato copia negli atti depositati in Comune finora, e soprattutto chiediamo di conoscere se, tra le mille istanze che giacciono sul tavolo dei dirigenti alla Mobilità da mesi, in attesa di essere vagliate, quella di strada Salita Zanni fosse realmente una priorità, e nel caso chiediamo di sapere chi ha attribuito il livello di massima urgenza alla pratica. Voglio sapere chi ha deciso che solo su 50 metri di strada occorresse rallentare il traffico, mentre non si è ravvisata la stessa necessità sui restanti 850 metri di carreggiata. Inoltre vogliamo sapere anche se strada Salita Zanni rientri o meno tra i ‘percorsi preferenziali’ per i mezzi di soccorso, perché, in questo caso, gli stessi dossi sarebbero fuorilegge e dovrebbero essere subito rimossi. In altre parole vogliamo conoscere quali criteri hanno determinato un’opera tanto rilevante che oggi sembra avere un unico obiettivo apparente: rallentare la marcia dei veicoli sotto la casa del Governatore.
L’unica cosa certa – ha aggiunto il Capogruppo di Forza Italia Antonelli – è che almeno quei quattro dossi ci saranno costati meno delle opere stradali finanziate a Lettomanoppello, sotto l’altra casa del Governatore D’Alfonso, per ‘l’inchino’ durante il Giro d’Italia, riportato dagli Organi di Informazione, e che determineranno un esborso da centinaia di migliaia di euro”.