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La scuola primaria di via Adige via Tordino intitolata a "Don Bruno Cicconetti", il prete del sorriso

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Una cerimonia toccante quella dell'intitolazione della scuola primaria di via Adige/via Tordino, a don Bruno Cicconetti, storico parroco della Beata Vergine Madre della Chiesa di via Sele. Una mattinata pervasa da una grande emozione.

L'amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco Maragno ha scelto di dedicare a questa figura rimasta indelebile in tutti i montesilvanesi la scuola primaria dell'Istituto Comprensivo Villa Verrocchio.

Don Bruno, nato a Poggiofiorito nel 1923, dal 1965 al 2006 è stato sacerdote in varie parrocchie cittadine. Fu collaboratore nella parrocchia di Sant'Antonio di Padova per poi divenire assistente Diocesano della Gioventù Italiana Cattolica. Dal 1977 fu parroco della Beata Vergine Maria Madre della Chiesa, che fondò su invito del vescovo Iannucci e che contribuì a costruire non solo spiritualmente ma anche letteralmente, facendola realizzare, su progetto post mortem di Pierluigi Nervi, grazie anche alla sua mediazione burocratica. Proprio nella sua parrocchia nacque il primo nucleo di boy scout del territorio. E fu sempre lui ad organizzare le primissime sagre, con le quali raccoglieva i fondi necessari per i lavori della chiesa. A lui vennero affidati anche gli incarichi di Vicario Episcopale per l'Apostolato dei Laici e di responsabile spirituale del Corpo di Polizia Municipale.

Moltissimi i cittadini che insieme alle autorità militari, combattentistiche e d'arma, ai bambini e ai familiari hanno partecipato all'intitolazione. Presenti oltre al sindaco Francesco Maragno, ai membri della Giunta e del Consiglio Comunale, anche Monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara Penne e il fratello di don Bruno, Renato Cicconetti.

«Don Bruno è stato un grande precursore dei tempi - ha dichiarato il sindaco Maragno -. È stato un parroco che ha rappresentato moltissimo per tutta la città di Montesilvano. La testimonianza di questo è la foltissima presenza alla cerimonia di questa mattina. Il nostro è stato un atto doveroso per dare il giusto riconoscimento ad una persona che ha lasciato un segno indelebile in chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerlo e di parlare con lui anche solo per pochi istanti».

«Sono oltremodo felice di essere tra voi oggi. Ho conosciuto don Bruno 11 anni fa - ha ricordato Mons. Tommaso Valentinetti -. Abbiamo immediatamente trovato una grandissima intesa, tanto che poco dopo averlo conosciuto divenne il mio confessore. Vi assicuro che grazie alla sua esperienza presbiterale, spirituale e soprattutto umana, tutte le volte che mi accostavo al sacramento della confessione, riusciva a lasciare il segno».

«Voglio ringraziare - ha aggiunto Renato Cicconetti, fratello di don Bruno - il sindaco e l'Amministrazione comunale per avergli voluto dedicare questa scuola. Nel redigere il suo testamento, don Bruno ci chiese di non dimenticarci di lui. Con questa cerimonia abbiamo superato ogni aspettativa. Io non potrò mai scordare tutto l'affetto che la città di Montesilvano ci sta dimostrando».

Si sono succeduti poi gli interventi di don Paolo Curioni, parroco della Chiesa di via Sele che ha sottolineato come questa cerimonia «rappresenta un punto importante del cammino parrocchiale», del dirigente scolastico Leo Di Fabio, e di un'alunna della scuola primaria che ha letto un tema in memoria di don Bruno, a nome dei suoi compagni, autori anche di disegni e cartelloni, e di Nicolino Casale, comandante facente funzioni della Polizia Locale di Montesilvano, di cui don Bruno fu responsabile spirituale. La cerimonia si è conclusa con la scopertura della targa di intitolazione a don Bruno, "il prete del sorriso", ad opera del sindaco Maragno, di Renato Cicconetti e del vescovo Valentinetti. La festa è stata allietata dal canto del maestro Claudio Roncone.

 

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