Sabato 29 ottobre, Sala del Consiglio Comunale, si è svolta la Cerimonia di Consegna del 21° Premio Nazionale Paolo Borsellino, anno 2016, che ha concluso due settimane di incontri e ricordi, con l’impegno principale dell’Istituto Alberghiero di Pescara che ha ospitato nella scuola di via dei Sabini i primi 4 incontri a cui hanno partecipato tante persone impegnate a favore della legalità, del sociale, della lotta alle mafie.
La cerimonia della premiazione è stata preceduta dalla manifestazione tenutasi presso la sala Figlia di Iorio nel palazzo della Provincia di Pescara, il giorno 28, dalle ore 17,30 e fino a tarda sera con le presentazioni dei libri:
“La città sporca” con l’autrice Bianca Stancanelli, Giornalista e scrittrice
“Tragediatori” con l’autore Francesco Forgione Presidente del 21° Premio Borsellino
e, alle ore 21,00, con lo spettacolo “Mafia bene Comune” con Pietro Sparacino
Il Premio Nazionale Paolo Borsellino è stato istituito nel 1992 dall'associazione culturale Onlus Società Civile di Teramo ed è stato creato il 3 dicembre del 1992 da Antonino Caponnetto alla presenza di Rita Borsellino.
L’aula consiliare era piena di studenti del Liceo Scientifico Galilei, del Liceo Classico D’Annunzio di Pescara e dell’Istituto Alberghiero che, come per gli altri incontri, hanno fatto l’accoglienza.
Molte le personalità presenti e molti i cittadini che hanno voluto assistere ad una cerimonia che ha visto premiate persone che hanno fatto della loro vita e del loro lavoro un baluardo per la legalità ed il rispetto verso se stessi, la propria famiglia e tutti gli altri.
Non pochi i momenti di commozione come l’abbraccio affettuoso che il Procuratore Armando Spataro ha fatto al Sindaco Marco Alessandrini, in ricordo del triste evento che li ha coinvolti entrambi
A presentare l’evento Oscar Buonanno, coordinatore del Premio e a raccontare le motivazioni, persona per persona, gli attori Enza Paterna, Valentina Chiavarini e Fabrizio Di Cocco.
Presenti gli organizzatori Leo Nodari, la Presidente Gabriella Sperandio, Don Aniello Manganiello e i 10 giovani rappresentanti del Comitato 7 Agosto, formato da un gruppo di cittadini di San Ferdinando, che porta avanti la protesta per il disastro ambientale causato dallo sversamento in mare di sostanze tossiche e cancerogene nel porto di Gioia Tauro.
Oscar Buonanno prima di cominciare la premiazione ha voluto ricordare Caponnetto che fu l’istitutore del Premio, salutare tutti gli studenti presenti in sala ricordando loro di rispettare le Istituzioni e di pensare legale per farsi rispettare e rispettare tutti. Molte volte e da molti premiati sono state rivolte parole ai giovani che sono stati invitati a non farsi prender in giro da false promesse, m e dalle solite frasi che li vedono come il futuro, i giovani sono il presente e dal loro presente dipenderà il futuro di tutti perché solo loro possono fare la differenza.
Prima della cerimonia della premiazione l’attore Piero Sparacino ha fatto un Monologo dal titolo Mafia Bene Comune nel quale con ironia e sarcasmo ha voluto parlare di quanto la mafia e le paure siano dentro di noi sin dall’infanzia.
Le persone premiate sono state:
Giordano Ebner, magistrato che ha organizzato a Roma la prima Notte Bianca della Legalità che ha voluto sottolineare che la legalità permette ai giovani si sognare il futuro e vivere il presente
Gaetano Saffioti, imprenditore calabrese, testimone di giustizia, che ha dimostrato che la strada della legalità rende liberi ed orgogliosi. “ la ‘ndrangheta ed il malaffare esistono perché noi glielo permettiamo, cambiare si può e si deve fare: Posso orgogliosamente gridare Sono calabrese, Sono calabrese!”
Filippo Cogliandro, cuoco e ambasciatore della legalità attraverso la nuova cucina nel mondo. Dopo aver fatto arrestare nel 2008 chi gli chiedeva il pizzo, ha avuto difficoltà a farsi accettare anche dai propri concittadini, ma con Don Ciotti, che lo ha chiamato per far conoscere la propria storia e cominciare un vero tour della legalità organizzando cene contro le mafie, la sua vita è cambiata e anche chi lo avversava o lo schivava lo ha sostenuto e stimato.
Ester Castano, giornalista, giovanissima, ha avuto il coraggio di raccontare della mafia e della ‘ndrangheta che agivano nel suo comune di Sedriano in Lombardia che ha portato poi al suo scioglimento.
Antonio Bertuccio, ex sindaco di Rizziconi vive sotto scorta da quando ha denunciato nel 2014 una famiglia mafiosa della sua città.
Giuseppe Antoci, Presidente del Parco dei Nebrodi dal 2013, nel maggio 2016 è stato vittima di un grave attentato mafioso dal quale è uscito illeso grazie all’auto blindata e all’intervento della scorta. “Fare il proprio dovere è normale e bisogna legare la tutela dell’ambiente perché è la tutela della legalità”
Bianca Stanganelli, giornalista, si è occupata di mafia e di politica presso il giornale L’ora di Palermo. Scrittrice di numerosi racconti tra cui: A Testa Alta, Alla luce del sole, La città marcia, ha dichiarato: “Tutta la Nazione deve sapere che è ora è il tempo di liberare i giovani e gli adulti dalle mafie”.
Isaia Sales, saggista e politico, insegna “Storia della criminalità organizzata nel Mezzogiorno d’Italia, Università suor Orsola di Napoli, politico nel Governo Prodi con carica di sottosegretario del Ministero del tesoro. “Bisogna fare senza vergognarsi”.
Francesco Benigno, storico, Direttore dell’Istituto Meridionale di Scienze Sociali, ha scritto La mala Setta e Alle origini di mafia e Camorra. “Io come storico mi sento inadeguato, faccio soltanto quello che cerca la verità che è anche nei termini usati come la parola Pizzo che nasce nelle carceri Borboniche dove i camorristi avevano il compito di mantenere l’ordine in combutta con i carcerieri. Quando i prigionieri assecondavano le loro richieste ad essi era concesso di appartarsi in un angolo sicuro appunto in un pizzo”.
Federica Paiola, Magistrato, giovanissima, Sostituto Procuratore della Repubblica al Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto. Nell’agosto scorso, grazie alle intercettazioni, è stato sventato un attentato contro la sua persona. “Per fare questo lavoro con passione bisogna non avere paura, perché la paura fa perdere l’equilibrio. Per combattere le mafie non bisogna dimenticare la microcriminalità che va combattuta dai piccoli reati. Non mi sento sola ho risposta della società”.
Armando Spataro, attuale Procuratore della Repubblica di Torino, ex procuratore aggiunto a Milano, coordinatore del gruppo specializzato nell’antiterrorismo, autore di numerosi saggi e vincitore di numerosi premi.
Giuseppe Pignatone, attuale Procuratore della Repubblica di Roma. Ha coordinato l’indagine su criminalità mafiosa e politica nel Comune di Roma denominata “Mafia capitale”.
La lunga cerimonia si è conclusa tra gli applausi dei presenti e con una serie di fotografie collettive.
Ancora una volta l’ospitalità e la professionalità di tutto lo staff dell’Istituto Alberghiero di Pescara diretto dalla brava Alessandra Di Pietro, ha accolto gli ospiti per il pranzo presso i laboratori di via Tirino dove erano pronti gli allievi e i loro insegnanti.