Roma, 19 ott 2016 – Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è stato firmato il decreto con le “Misure per la pesca nella Fossa di Pomo”, che regolamenta l’attività in un’area marittima particolarmente sensibile dal punto di vista biologico.
“L’area di Pomo – afferma il Sottosegretario Giuseppe Castiglione – sarà la prima realmente gestita per la flotta italiana. Dopo un anno di interdizione completa allo strascico, verrà interdetta ai palangari di fondo, mentre la pesca a strascico sarà gestita in base allo stato delle risorse. Abbiamo voluto favorire anche la sostenibilità economica e sociale e le imbarcazioni, che storicamente accedevano alla ‘Fossa’, saranno coinvolte direttamente nella garanzia di una buona gestione”.
Le nuove misure prevedono anche: l’interdizione a qualsiasi tipologia di pesca professionale, ricreativa e/o sportiva in un’area più ristretta denominata “Fondaletto”, particolarmente rilevante per la riproduzione dei giovanili; la limitazione delle giornate di pesca; la marcatura degli attrezzi impiegati; il divieto di pesca con il sistema palangaro fisso per la tutela dei riproduttori.
Prevista, infine, un’autorizzazione speciale per poter esercitare l’attività di pesca a strascico nella zona.
Esprime soddisfazione, l’assessore regionale alla pesca Dino Pepe, che afferma:
“E’ un primo risultato che è frutto di un impegno costante e quotidiano dove ciascuno ha dato il proprio contributo. In questo senso ringrazio il Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, che si è speso in prima persona per portare avanti le ragioni della Marineria, il Comandante della Direzione Marittima dell’Abruzzo, del Molise e delle Isole Tremiti Enrico Moretti, gli Uffici del Dipartimento regionale e la Marineria tutta, quest’ultima che ha saputo, anche in momenti difficili, esprimere le difficoltà in modo energico ma civile. Un ringraziamento che rivolgo, naturalmente, anche e soprattutto al Sottosegretario On.le Giuseppe Castiglione e al Direttore Generale Dott.Riccardo Rigillo, interlocutori attenti a verificare ed approfondire nel merito le istanze rappresentate.
In questo senso è stato fitto ed intenso il confronto con il Ministero e con tutti i portatori di interesse, già dallo scorso anno, per permettere finalmente alle imprese di riprendere l’attività di pesca nell’areale in una logica di gestione condivisa delle risorse e con il coinvolgimento di tutte le Marinerie interessate.
Con il provvedimento adottato dal Ministero è stata data una importante risposta alle criticità, più volte segnalate dalle Marinerie che incidevano negativamente sia sulle risorse ittiche, mettendo peraltro serialmente a rischio i riproduttori, che sulla sopravvivenza delle imprese di pesca stesse, in quanto amplificavano lo stato di crisi già grave e perdurante.
Si dichiara soddisfatto anche Mimmo Grosso, Presidente dell’Associazione Armatori Giuseppe Gasparroni Pescara, protagonista di questa battaglia, il quale afferma:
“È stata una lotta estenuante con risultati quantomeno accettabili, un lavoro coordinato dalla Regione Abruzzo, Direzione Marittima ed Associazioni Armatori Giuseppe Gasparroni Pescara. Un caloroso ringraziamento al Governatore Luciano D'Alfonso, all'Assessore regionale Dino Pepe, al Comandante Direzione Marittima Enrico Moretti al Comandante Antonio Catino.
La Marineria di Pescara ancora una volta protagonista dimostra tutta la sua diplomazia e maturità nell'affrontare una tematica fino a qualche tempo fa impensabile. Questa è un ennesima dimostrazione di quanto sia importante l'essere uniti per raggiungere obiettivi di ogni sorta
Un ringraziamento di cuore va a tutti i pescatori che hanno collaborato a tale raggiungimento.”