“Bocciata senza appello la politica finanziaria dell’ex assessore Sulpizio; bocciata la politica sociale dell’assessore Diodati, privato di una delega strategica; bocciata la politica urbanistico-edilizia inesistente della Santavenere; bocciata la giovane presenza della Teodoro. La parabola dell’astro nascente della politica Pd, il sindaco Alessandrini, si avvia a conclusione, dopo quel tentativo di riformattazione odierna della sua giunta, avvenuta in un clima da ‘quiete prima della tempesta’, ovvero quella che si scatenerà in Consiglio comunale. A farne le spese sarà una città ormai ferma da due anni, vittima delle lotte intestine di una maggioranza di sinistra incapace di fare scelte. I nuovi assessori nominati in realtà non segneranno un cambio di passo dell’esecutivo, ma sono solo dei professionisti che metteranno a disposizione della politica la propria conoscenza di codici e norme, dimenticando che per quello, all’interno della macchina comunale, ci sono già i dirigenti. Quello che continua a mancare, in questa giunta, è una ‘testa’ capace di progettare, di dettare le linee di indirizzo, di realizzare fatti. Ovvero, quello che continua a mancare a Pescara è un sindaco”.
L’osservazione arriva dal Coordinatore cittadino di Forza Italia Guido Cerolini.
“Ci aspettavamo colpi di scena ed effetti speciali dalla nomina dei nuovi assessori – ha detto il Coordinatore Cerolini -, ci aspettavamo la nomina di qualche ‘maestro’ della pubblica amministrazione, dotato di esperienza, conoscenza, e invece ci ritroviamo con un avvocato e un architetto, due professionisti, seri e preparati, ai quali però il sindaco Alessandrini avrebbe più saggiamente dovuto offrire il ruolo di dirigenti, anziché da assessori, e un’amica, Antonella Allegrino, che si occuperà delle politiche sociali in virtù dell’esperienza maturata come presidente della sua Associazione Onlus, la ‘Domenico Allegrino’. E anche quest’ultimo dettaglio merita attenzione perchè la Allegrino dovrà dimettersi dalla sua carica di Presidente della Onlus, la quale a sua volta dovrà essere esclusa dai progetti eventualmente intrapresi con il Comune per un evidente conflitto d’interessi, e poi dovrà anche dimettersi dalla carica di membro del Cda della Saga, per incompatibilità normativa. È dunque evidente che il percorso della nuova giunta comincia su un terreno accidentato. E comunque, rinnovata la giunta, è chiaro che il sindaco Alessandrini non può far finta di niente: oggi il suo atto amministrativo è la certificazione del fallimento politico dei suoi assessori, quelli cacciati fuori, ma anche quelli confermati, ma privati delle loro deleghe. Spiccano fra tutti la bocciatura clamorosa dell’operato dell’ormai ex assessore alle Politiche sociali Diodati, costretto a passare la mano alla neo-collega Allegrino, e che oggi, a fronte della sfiducia del suo sindaco, avrebbe fatto meglio a rassegnare anche le proprie dimissioni. Ma una bocciatura è anche quella che si profila all’orizzonte per il plenipotenziario Del Vecchio se è vero, come il sindaco avrebbe anticipato a qualcuno, che gli verrà tolta la carica di vicesindaco e la delega alla mobilità, a certificare la sua totale incompetenza nella gestione di quelle stesse deleghe. Purtroppo la nostra certezza – ha proseguito il Coordinatore Cerolini – è che oggi per Pescara si profilano altri mesi di stallo e paralisi, che la città non può più permettersi. Per questo da oggi la nostra battaglia per rimandare a casa il sindaco Alessandrini sarà allora ancora più forte e incisiva”.