E' morto in ospedale l'uomo di 41 anni trovato agonizzante, nel primo pomeriggio di oggi, nella zona antistante il Sert di via Paolini a Pescara.
L'uomo è stato soccorso dal 118 che l'ha trovato riverso a terra, sopra una bottiglia, con una ferita profonda al petto che fa pensare anche ad un'aggressione. L'uomo, Roberto D'Aloisio, era un tossicodipendente già noto alle forze dell'ordine. Sul posto sono intervenuti carabinieri e polizia scientifica che ha effettuato i rilievi. Richiesto anche l'intervento dell'Attiva per cercare tra i cassonetti della zona l'eventuale arma del delitto.
L'episodio riaccende le polemiche relative alla sede del Sert, per la quale da tempo di si ipotizza il trasferimento. Ogni giorno sono sono decine i tossicodipendenti che si danno appuntamento qui, con profondo fastidio da parte dei residenti, che da tempo manifestano grande insofferenza nei loro confronti. Non sono mancati in passato episodi di scontro verbale.
“L’area del Sert - ha commentato il sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia - è da sempre considerata obiettivo sensibile, in quanto la struttura è inopportunamente ospitata all’interno di un condominio, tra le famiglie che vivono una situazione di forte disagio, e una delle priorità della nostra amministrazione comunale, una volta al governo della città, è stata quella di accelerare quanto più possibile l’apertura del cantiere per la realizzazione della sede del Servizio per le tossicodipendenze all’interno della cittadella ospedaliera, in una soluzione indipendente e comunque distante dalle aree riservate agli altri pazienti, e al tempo stesso protetta da una sorta di cordone rispetto al resto del centro abitato. Una soluzione che per anni i cittadini di via Malagrida e via Arapietra ci hanno chiesto. Il cantiere è a buon punto”.
Il sindaco annuncia un incontro con i residenti e l'incremento di controlli in zona anche con pattuglie di polizia municipale.
Interviente anche il consigliore Pd Antonio Blasioli che denuncia: "Un episodio di una gravità inaudita che non fa che aggiungere una nuova crocetta ad un problema gravissimo che è quello della microcriminalità legata non al Sert, ma alla cosiddetta 'emergenza dura' che quotidianamenta staziona sotto la sede del servizio e rende invivibile la vita dei residenti. Avevamo chiesto che fosse istituito un posto fisso di polizia. Questa morte oggi che ci rattrista profondamente poteva essere evitata, mentre conferma la giustezza delle nostre richieste e la leggerezza degli atteggiamenti di chi le ha ricevute".