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Alberi da tagliare, alberi tagliati, alberi sbagliati, alberi giusti

Il Comune approva il lavoro fatto e lo giustifica

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Pescara, 16 settembre Conferenza stampa nella Sala Giunta del Comune di Pescara, presenti Il sindaco Marco Alessandrini, il Vice Sindaco Enzo Del Vecchio, l’assessora Laura Di Pietro, l’ing. Rossi e l’agronomo Marco Caudullo.

Tante persone schierate difronte ai giornalisti e ad alcuni cittadini per parlare dei lavori fatti in merito al taglio e alla potatura dei pini di via Del Santuario e di via Scarfoglio.

L’assessora Di Pietro ha aperto la conferenza parlando della necessità che si era creata di potare e di abbattere i pini a seguito della perizia fatta dall’agronomo Rabottini che otto mesi prima aveva avuto l’incarico di redigerla sullo stato di fatto degli alberi di Pescara.

L’assessora si è detta meravigliata visto che il suo assessorato è sempre pronto a soddisfare le richieste dei cittadini.

Un apposito schermo era stato montato dove in caratteri chiari e visibili c’era scritto:ha mostrta

Via del Santuario nella relazione c’è un errore nella progressione numerica non è sostanziale l’albero era da tagliare.

L’ing. Giuliano Rossi, responsabile Progettazione Strategica Mobilità e Verde, ha illustrato, carta alla mano, la relazione fatta da Rabottini mostrando a tutti i presenti con evidenti righe bianche dove nessun albero era indicato, che hanno fatto sfallare la numerazione. In merito poi al famoso pino n.123 la decisione, ha detto l’ingegnere Rossi, del taglio è stata presa sul posto visto i danni creati al recinto dell’abitazione prospiciente.

La spiegazione accurata fatta ha lasciato a dir poco esterrefatti i presenti, ma il Sindaco ha preso la parola con veemenza e come un esperto mazziere ha buttato sul tavolo tanti documenti su situazioni di altre città che hanno il “problema” dei pini, dichiarando:

“Oggi qualcuno dice che è un caso nazionale quello che accade a Pescara.  Eppure accade a Venezia, Rovigo, Genova, Roma, dove un pino proprio oggi è crollato ferendo 4 persone, però Pescara diventa un caso nazionale. Come mai? Questo mi conferma la polemica politica che qui immagino vada oltre gli alberi e invece riguarda il sottoscritto. Le polemiche politiche vanno in procura e io non vedo l'ora di andare a chiarire lì, perché le controversie degli uomini vengono accertate e ciascuno risponde delle proprie affermazioni e responsabilità. Questa operazione non la facciamo a cuor leggero, non siamo Attila come qualcuno ormai ci definisce. Ma sono certo che tale azione avrebbe destato tensione in qualunque caso, per questo  abbiamo svolto plurimi incontri con la cittadinanza ribadendo la ragione di pubblica incolumità che ci ha mosso. Poco fa ho incontrato il nuovo comandante dei Vigili del Fuoco che ci ha persino lodato per la prevenzione che stiamo facendo. Ma noi non facciamo solo quello: ripiantiamo due alberi per ogni taglio e questo non lo chiede nessuna legge e nessuno lo fa in Italia. Sono 280 le potature agronomiche, anch'esse una misura straordinaria per la preservazione del patrimonio arboreo. Ci dicono che siamo sordi e ciechi in questa furia iconoclasta, è falso, perché ci siamo resi disponibili a fare ulteriori prove di trazione per 15 alberature di via Scarfoglio, per vedere se danno esito positivo. Prove costose che non li salveranno all’infinito, ma solo per un anno e vanno rifatte. Non ci sorprendono le polemiche, né le tensioni, va benissimo, è la democrazia, ma teniamo molto all'alfabeto democratico che dice che il legittimo dissenso non deve impedire l’esercizio della democrazia”.

Ma mentre il sindaco parlava, un nutrito gruppo di persone  con Carlo Masci in prima fila sono giunti nella sala notevolmente arrabbiati e anche stravolti.

Che cosa era successo? La porta del corridoio che conduce alla sala Giunta era stata chiusa da un vigile proprio per vietarne l’accesso,

Carlo Masci, consigliere della minoranza, con altri consiglieri e molti cittadini, che sapevano della conferenza alle ore 12, e non dell’anticipo alle ore 11, erano venuti per assistervi ma hanno trovato la strada sbarrata.

I politici ed i tecnici hanno lasciato subito la sala e i consiglieri di minoranza con tutte le persone presenti e molti giornalisti si sono radunati nella sala dedicata alle Commissioni.

Gli animi dei cittadini presenti erano esacerbati e alla riunione si sono aggiunti anche dei consiglieri di maggioranza che, insieme ai colleghi di minoranza, non hanno lesinato critiche al Sindaco e all’assessora Di Pietro della quale i più ne hanno chiesto le dimissioni.

Augusto De Sanctis, responsabile WWF ha, con dovizie di particolari,  parlato, mostrando documenti e fotografie, degli alberi di via Colle di Mezzo che come quelli di via del Santuario sono stati numerati con errori non sostanziali!

L’assemblea, fortemente irritata ed indignata di come l’amministrazione comunale di Pescara ha operato ed opera, ha manifestato attraverso le parole di alcuni ambientalisti, politici e docenti tutto il disprezzo e l’incredulità per tale comportamento.

Certamente un’ amministrazione più lungimirante avrebbe perlomeno fermato i lavori e attuato un tavolo di concertazione con i cittadini, gli ambientalisti e tutti quelli che volevano avere la certezza che il lavoro fatto e da fare sul patrimonio verde di Pescara fosse giusto e corretto.

L’appuntamento dato è con Augusto De Sanctis e con quanti vorranno prendervi parte in via Colle di Mezzo per fare un’ulteriore verifica del lavoro programmato e di quello già fatto.

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