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Stop a parentopoli in Regione, il M5S presenta una proposta di legge

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“Combattere ogni forma di clientelismo o favoritismo nelle nomine e nel conferimento di incarichi all’interno della Regione Abruzzo e degli Enti strumentali: questo l’obiettivo della nostra proposta di legge che non a caso abbiamo chiamato Antiparentopoli”. Queste le parole del Consigliere regionale del M5S, primo firmatario del progetto, che ha così continuato: “Si tratta di una norma che, in perfetta armonia con i principi propri del Movimento 5 Stelle, vuole evitare che la Regione e gli enti dipendenti vengano trasformati in meri poltronifici  ed impedire che scelte non effettuate su base meritocratica possano incidere negativamente sull’efficacia dell’azione amministrativa e, quindi, sulla capacità di prendersi cura degli interessi dei cittadini.   

Non è di certo una novità – ha continuato Mercante -  che l’attribuzione di incarichi amministrativi nella Pubblica Amministrazione avvenga spesso sulla base di criteri che nulla hanno a che fare con il principio meritocratico né tantomeno che le nomine dei vertici all’interno di tutti quegli organismi che, a diverso titolo, gravitano attorno agli enti pubblici siano legate a ragioni che esulano completamente da ogni logica di risultato. Le cronache di questi ultimi anni sono testimonianza della brutta prassi, particolarmente diffusa nel nostro paese, di  scambiare funzioni e ruoli importantissimi per il buon andamento della attività pubblica per comode poltrone su cui collocare amici, parenti e sostenitori politici. 

La nostra proposta di legge vuole cancellare questo modus operandi vietando, all’interno della Regione Abruzzo e degli enti da essa dipendenti, l’accesso agli incarichi di nomina politica per tutti quei soggetti che siano legati da rapporti di coniugio, parentela od affinità fino al quarto grado con Consiglieri ed Assessori in carica. In questo modo si potrà assicurare maggiore trasparenza ed imparzialità nella scelta delle persone che saranno chiamate a ricoprire ruoli strategici per l’attività dell’Ente spazzando via dalla nostra Regione quelle che potremmo definire vere e proprie dinastie.

Stesso discorso varrà per i collaboratori assunti alle dipendenze degli organi politici e delle segreterie consiliari essendo prioritario, soprattutto in un periodo di grave crisi occupazionale, garantire, pur all’interno di una scelta di carattere fiduciario, principi meritocratici e parità di accesso.

L’obiettivo adesso – ha concluso Mercante – è quello di giungere il prima possibile alla approvazione di questa legge che merita, senza alcun dubbio, un consenso unanime da parte di tutte le forze politiche presenti in Consiglio. Sarà questa un’ottima occasione per capire se per centro-sinistra e centro-destra siano più importanti gli interessi dei cittadini abruzzesi o le vecchie logiche proprie di un modo di fare politica che, oggi più che mai, non ha più alcuna  ragione di esistere”.

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