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Degrado terminal bus, Foschi chiede una raccolta firme per un comitato per l'ordine pubblico

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“Un vertice urgente del Comitato per la Sicurezza e l’Ordine pubblico della Prefettura per affrontare il livello di degrado grave e inaccettabile raggiunto nella zona del Terminal bus di Pescara. Lo chiedono i cittadini tra i quali, in sole 12 ore, abbiamo raccolto ben 185 firme a sostegno di una vera petizione per porre rimedio a una situazione assolutamente inqualificabile: gente che dorme per terra tra i giardinetti, che urina e defeca ovunque, anche di giorno, che cucina all’aperto, addirittura arrivando a bollire nel pentolone galline ancora vive. E tutto senza alcuna forma di controllo; inefficaci gli sgomberi periodici organizzati da un sindaco, Alessandrini, che nell’area non si è mai visto e che, nonostante i ripetuti allarmi della popolazione, non si è nemmeno degnato di fare un sopralluogo. A questo punto è evidente che, in una città già di fatto commissariata, solo il Prefetto e le Forze dell’Ordine possono porre rimedio a un tale scempio”.

Lo hanno detto Armando Foschi, membro dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’, e l’ex consigliere della Circoscrizione Castellamare Benedetto Gasbarro, residente nell’area, che si sono fatti promotori di una petizione già inoltrata al sindaco Alessandrini, al Prefetto Francesco Provolo, al questore Passamonti, al Comandante dei Carabinieri e al Comandante della Polizia municipale.

“La situazione di totale abbandono in cui versa ormai da settimane il giardino del Terminal bus – hanno scritto nella petizione Foschi e Gasbarro -, adiacente il centralissimo corso Vittorio Emanuele, non può essere più consentito né permesso dalle massime Istituzioni della città per le condizioni dell’area, sempre più alle prese con sporcizia e degrado umano e sociale generalizzato. La pinetina è quotidianamente abitata dai senza fissa dimora e immigrati, probabilmente clandestini che, quando non si dedicano all’accattonaggio sfruttando anche i minori, bivaccano sull’erba, lasciando cartoni e immondizia di ogni genere abbandonati sul prato. Inoltre la mancanza di bagni pubblici spinge tali soggetti a servirsi, senza alcun ritegno, di ogni angolo della città per espletare i propri bisogni fisiologici. I cittadini e i titolari di attività commerciali e produttive sono sempre più preoccupati per la presenza di soggetti poco rassicuranti e di personaggi che probabilmente già vivono di espedienti e che potrebbero anche diventare facile esca della criminalità organizzata, con grave rischio per la sicurezza pubblica e per l’incolumità delle migliaia di persone che transitano nella zona per servirsi dei mezzi pubblici che fanno capo al Terminal bus e alla Stazione centrale. A questo punto, visto che tale condizione, ormai cronicizzata, rende l’intera area ‘terra di nessuno’ con gravi rischi anche per la salute pubblica minata dalle condizioni igieniche in cui vivono i bambini e le decine di extracomunitari che occupano l’area senza il minimo controllo da parte delle Autorità cittadine, i cittadini firmatari della petizione chiedono la convocazione urgente del Comitato per la Sicurezza e l’Ordine pubblico per porre fine a tale degrado. Ovviamente chiediamo anche di valutare la possibilità di invitare al vertice una delegazione dei cittadini o i promotori della petizione, al fine di poter analizzare in modo capillare la problematica e rendere note le determinazioni successive. Per ora – hanno aggiunto Foschi e Gasbarro – abbiamo limitato la petizione ai residenti della zona di via Mazzini-via Piave-ultimo tratto corso Vittorio Emanuele, ma anche ai commercianti e agli operatori turistici della zona e ai dipendenti della Tua, ogni giorno alle prese con uno spettacolo indecoroso, ma se 185 firme raccolte in 12 ore non dovessero sembrare sufficienti, siamo pronti a raccoglierne 100mila in poche ore”.

 

 

 

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