Il sindaco di Montesilvano Francesco Maragno e il presidente del Tribunale di Pescara Angelo Bozza hanno firmato stamani la convenzione per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità .
Secondo il protocollo, già sottoscritto nel 2011 e oggi formalmente rinnovato per altri 5 anni, i condannati al lavoro di pubblica utilità potranno prestare la loro attività non retribuita in favore della collettività all'interno del Comune o nell'Azienda Sociale.
Le attività previste nella convenzione saranno quelle relative alla manutenzione delle strade, di beni del demanio e del patrimonio pubblico; prestazioni di lavoro nei confronti di persone diversamente abili, anziani e persone in situazioni di disagio; prestazioni di lavoro per finalità di protezione civile; attività per la tutela della flora e della fauna e di prevenzione al randagismo; prestazioni pertinenti alla specifica professionalità del condannato; supporto all'uscierato e pulizia dei locali comunali.
«Attraverso questa convenzione - afferma il sindaco Maragno - si fornisce una possibilità concreta a quanti devono scontare la propria pena di rendersi utili e riscattarsi ponendosi al servizio della collettività . Al tempo stesso il protocollo consente al Comune di Montesilvano di fronteggiare una carenza di organico ormai allarmante che caratterizza moltissimi Enti Pubblici, fornendo un ulteriore strumento per andare incontro alle esigenze dei cittadini che richiedono servizi efficienti e qualitativamente elevati».
La convenzione, rivolta ad un numero massimo di 30 unità all'anno, è aperta non solo ai residenti del Comune di Montesilvano, ma anche ai richiedenti dei territori limitrofi, i cui Comuni non abbiano analoghe convenzioni.
Dal 2011 fino al 2015 sono state 51 le persone impegnate nei lavori di pubblica utilità che hanno concluso il progetto, di questi 46 sono uomini e 5 donne.