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Indagine Codici sulle spiagge

Le critiche del presidente Ciba

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Il Ciba-Consorzio imprese balneari dell’Adriatico contesta l'indagine sui prezzi condotta dall'associazione Codici. “Il Consorzio - commenta il presidente Ciba, Riccardo Ciferni - non si riconosce nell’indagine sul costo della spiaggia di Pescara condotta dall’Associazione Codici: a Pescara non esiste un ‘cartello’ dei prezzi tra le imprese balneari, dunque il cliente ha sempre la possibilità di scegliere lo stabilimento dove chiedere servizi. Tutte le concessioni balneari devono esporre obbligatoriamente i prezzi e i controlli costanti delle forze dell’ordine rappresentano una garanzia per gli utenti che scelgono il litorale del capoluogo adriatico per le proprie vacanze. E soprattutto tutti gli stabilimenti hanno obbligatoriamente almeno un bagno per diversamente abili, pena la decadenza della concessione stessa in virtù di una legge emanata addirittura nel 1998”. “Pescara è una città - prosegue il presidente Ciferni - che offre servizi molteplici e soprattutto a prezzi concorrenziali rispetto alle altre città della costa”.
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