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Mercatino dei senegalesi nel tunnel della Ferrovia. Sospiri:"Impediremo un nuovo ghetto"

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“Impediremo in qualunque modo al sindaco Alessandrini di creare un vero ghetto a Pescara sotto il tunnel delle Ferrovie allestendovi un mercato abusivo. E alle Ferrovie dello Stato, semmai decidessero di autorizzare quella installazione, chiederemo in Parlamento come si fa a cacciare in pieno inverno dalla stazione 20 barboni malati, utilizzando la vigilanza privata e facendoli dormire all’addiaccio sul marciapiede e poi si decide di far mettere una bomba sociale sotto i binari della ferrovia, dopo che quello stesso mercatino è stato sgomberato per infiltrazioni della criminalità. Ferrovie dello Stato poi lo spiegherà pubblicamente come fa a considerare ‘sicura’ quella bomba. E stamane lo abbiamo detto al Prefetto di Pescara Francesco Provolo, che ringraziamo per il suo impegno nel garantire la sicurezza in città e che ha prestato attenzione alle nostre argomentazioni, sulle quali, siamo certi, aprirà una opportuna riflessione nell’interesse esclusivo della tutela del territorio”.

Lo hanno detto il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri e i consiglieri comunali FI Marcello Antonelli, Eugenio Seccia, Vincenzo D’Incecco e Fabrizio Rapposelli, nel corso della conferenza stampa indetta per rendere note le determinazioni del partito dopo l’incontro con il Prefetto, avvenuto alle 9 di ieri mattina.

“Diciamo il nostro grazie al Prefetto e alle Forze di Polizia che sono riusciti a cancellare una vergogna della nostra città, ossia un mercato abusivo sulle aree di risulta che ovviamente celava loschi affari visto che qualcuno doveva pur produrre la merce contraffatta venduta su quei banchi – ha osservato il Capogruppo Sospiri -. Ora però ci preoccupa il post-sgombero: a quegli ambulanti stranieri abbiamo offerto l’occasione di mettersi in regola entrando nei nostri mercati rionali, pagando le stesse tasse degli italiani, ma loro non hanno inteso degnarsi di partecipare al bando, benché ci fosse anche uno sportello all’Urp aperto solo per loro. Noi abbiamo valutato positivamente la risolutezza del sindaco Alessandrini che ha ora però dei problemi con la sua maggioranza. E infatti apprendiamo della volontà del sindaco di ripetere quella vergogna con un mercato peggiore di quello sgomberato e per questo stamane siamo andati dal Prefetto Provolo al quale abbiamo detto che, ci spiace se ci saranno proteste o problemi, ma noi adotteremo tutte le iniziative utili per impedire, in qualunque modo, che si vada a creare un ghetto vero sotto il tunnel delle ferrovie. Sulle eventuali autorizzazioni di Rfi-Ferrovie dello Stato, invece, porteremo il caso in Parlamento, ricordando quando le Ferrovie hanno sbattuto fuori dalla stazione, in pieno inverno, 20 barboni perché rappresentavano una minaccia per la sicurezza pubblica. Ma non basta, perché ora sul tema apriremo anche il fronte regionale: l’allestimento del nuovo mercato verrà infatti pagato dalla Regione Abruzzo che, con una lettera del 22 aprile scorso firmata dal Governatore D’Alfonso, ha comunicato al sindaco Alessandrini l’assegnazione di 50mila euro – fondi Par-Fsc – presi dai finanziamenti tesi a ‘Elevare il grado di attrattività turistica territoriale mediante la realizzazione, conservazione e valorizzazione di hub culturali – intervento titolato: Realizzazione del mercatino etnico e interraziale’. Ovvero, secondo il Governatore, quel mercatino di merce contraffatta è utile a valorizzare l’attrattività turistica in una città in cui la gente non si può neanche fare il bagno al mare perché è inquinato. Chiaramente parliamo di provvedimenti irrazionali e senza senso, in una città in cui 11 commercianti ambulanti italiani vengono cacciati dai mercati rionali perché in ritardo 3 o 4 mesi del pagamento della cosap.

A oggi ovviamente la variazione di bilancio della giunta D’Alfonso non c’è, siamo di fronte alla solita lettera populista e demagogica del Governatore D’Alfonso che serviva come pezza d’appoggio per consentire la delibera di variazione del bilancio al sindaco Alessandrini, e allora invitiamo il Governatore a non portare quella variazione in Consiglio perché ce la facciamo restare per un anno e mezzo, non l’approverà mai. Riallestire il mercato etnico sotto il tunnel ferroviario è ancora più pericoloso di prima, noi siamo per l’integrazione, ma quella vera, ossia l’ambulante straniero fa la domanda all’ufficio commercio, paga le tasse come gli italiani e lavora. E i soldi pubblici, di Regione e Comune, vanno spesi per le cose serie e non per le paturnie ideologiche di qualche consigliere della maggioranza di Alessandrini che oggi tiene sotto scacco il sindaco. Se proprio vogliono quel mercato, se lo portassero a casa loro, nel proprio giardino, oppure convincessero gli extracomunitari a lavorare nella legalità. Tutto questo lo abbiamo detto al Prefetto Provolo – ha ribadito il capogruppo Sospiri - e siamo soddisfatti perché abbiamo incontrato un uomo che ha un forte senso dello Stato e della sicurezza”.

“Noi non siamo contro i senegalesi – ha aggiunto il consigliere Rapposelli -, ma siamo per la loro corretta integrazione, contro la loro ghettizzazione e a favore della loro ubicazione nei mercati. E questo anche a tutela dei nostri commercianti che chiedono al Comune di far rispettare le regole a tutti. L’Amministrazione ha aperto un bando, che è andato deserto, perché loro non vogliono uniformarsi al rispetto delle regole e vogliono stare in un posto riservato a loro per continuare, evidentemente, con i loro traffici illeciti. Senza dimenticare che lo sperpero di denaro pubblico-fondi regionali per quel mercato è indecente”. “

Il paradosso – ha aggiunto il consigliere D’Incecco – è che ogni anno il Comune si fa il giro dei commercianti, che lavorano rispettando le regole, per farsi finanziare anche le luminarie natalizie, che rappresentano un elemento di attrattività cultura e turistica, perché sostiene di non avere soldi, e poi spende 50mila euro per un mercato abusivo per un ricatto amministrativo, perché quegli ambulanti extracomunitari non vogliono mettersi con regola con la legge italiana che altri ambulanti locali rispettano. Oggi il nostro compito è quello di vigilare, visto che è chiaro che la giunta Alessandrini cercherà in ogni modo di non portare il piano di riorganizzazione del mercato in Consiglio comunale, com’è invece obbligatorio visto che l’utilizzo di quel tunnel viario come mercato richiede una variante al Piano regolatore generale, che è di competenza del Consiglio comunale”.

 

 

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