Lo smantellamento del mercatino degli extracomunitari nell'area di risulta dell'ex stazione ferroviaria, già programmato lo scorso anno e poi bloccato potrebbe avvenire in tempi piuttosto ristretti.
Sono stati i forzisti ieri a chiedere chiarimenti al Comune sullo smantellamento ribadendo il proprio "no" alla delocalizzazione del mercatino stesso sotto il vicino tunnel ferroviario. Proprio in relazione al possibile spostamento del mercatino nel tunnel Forza Italia ha fatto notare che nel caso in cui il Comune stesse pensando a procedure diverse da questa "sarebbero totalmente illegittime" ed "esporrebbero tutti i soggetti interessati a responsabilità anche di carattere penale". (leggi qui http://www.pescaranews.net)
Di contro però il sindaco di Pescara Marco Alessandrini sostiene che "Pescara è una città inclusiva e nel rispetto di questa vocazione storica e per riportare nell'alveo della legalità situazioni che si sono consolidate negli anni nel suo centro nevralgico, l'Amministrazione ha avviato un percorso che porta all'istituzione di un mercato etnico e dell'integrazione, visto che le regole di convivenza implicano l'obbligo del rispetto della legge per tutti".
"Una via condivisa con i rappresentanti della comunità senegalese, in coerenza con le previsioni adottate dalla Giunta con la delibera n. 170 del 21 marzo scorso, a cui stiamo dando esecuzione. Si è individuata la sede dove allocare il nuovo mercato etnico, nel terzo sottopasso della Stazione Ferroviaria, per cui - prosegue il primo cittadino - sono avviate le procedure amministrative necessarie; si è aperto uno sportello comunale dedicato per provvedere al censimento e alla verifica delle posizioni degli ambulanti, favorendo percorsi di reinserimento in legalità ; si è infine provveduto alla pubblicazione di un avviso pubblico volto all'inserimento temporaneo nel sistema dei mercati rionali ai soggetti postisi in regola, senza determinare sottrazioni di stalli per quelli tradizionalmente presenti. Questo cammino - commenta infine Alessandrini - non si ferma e auspichiamo che ad esso possa contribuire fattivamente tutta la classe dirigente del nostro territorio con proposte concrete e realizzabili, fin qui non pervenute, rinunciando al gusto della polemica ad ogni costo".
Resta il fatto che dopo 20 anni, quest’area occupata dal mercatino, a breve verrà lasciata vuota.