“Quello sui presunti profughi ospitati sul nostro territorio è un vero business che nel 2015 ha fruttato oltre 13milioni di euro solo in Abruzzo, e che nel 2016 consentirà a qualcuno di incassare quasi 30milioni di euro. Cifre spaventose, nate dallo sfruttamento di un dramma, che vanno moltiplicate se consideriamo il fenomeno spalmato sull’intero territorio nazionale. A fare la disamina in maniera analitica è stato il giornalista Mario Giordano, oggi direttore del TG4, nel libro ‘Profugopoli. Quelli che si riempiono le tasche con il business degli immigrati’, che presenteremo a Pescara domani, sabato 14 maggio, a partire dalle 18.30, presso il Museo delle Genti d’Abruzzo, Auditorium Petruzzi, un volume che affronta anche la questione Abruzzo e il ‘caso’ Pescara come una delle situazioni più problematiche del paese, confermando le preoccupazioni sollevate da Forza Italia ormai da 24 mesi, ovvero da quando è esploso il bubbone che oggi si sta trasformando in un cancro”.
Lo ha annunciato il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri, promotore dell’iniziativa.
“Quella di domani – ha spiegato il Capogruppo Sospiri – sarà l’occasione per fornire ai cittadini un quadro aggiornato riferito alla presenza sul territorio regionale e, in particolare, nel pescarese, dei presunti immigrati, territori dove stiamo vivendo una crisi sociale straordinaria che le Istituzioni sono incapaci di affrontare, in balìa ormai delle decisioni assunte dai tavoli romani e che vengono applicate con il ‘copia e incolla’, senza alcuna reazione critica. L’esercito dei nuovi poveri si ingrossa, le famiglie si impoveriscono, l’Abruzzo ha il record negativo rispetto al resto del paese sul fronte dell’occupazione, gli anziani non ce la fanno più a vivere con la sola pensione, e la Regione taglia le spese destinate al sociale, riducendo al minimo i trasferimenti ai Comuni che, a loro volta, alzano le tasse e stringono la cinghia tagliando il numero delle persone assistite e la quantità dei servizi prestati. Una situazione che sta costringendo Forza Italia a svolgere un ruolo di costante sentinella che, ad esempio, ci ha permesso di sventare il colpaccio sulla compartecipazione al pagamento dei ticket nelle strutture di riabilitazione. Ma non basta, perché mentre la crisi dilaga, c’è qualcuno che evidentemente sta facendo invece cassa sfruttando il business degli immigrati, un settore economico in piena crescita ed espansione.
Lo Stato garantisce, infatti, l’erogazione di 50 euro al giorno per ciascun immigrato ospitato, una prospettiva che ha indotto titolari di strutture alberghiere in difficoltà a trasformare la propria vocazione ricettiva, archiviando la questione turistica e puntando sui presunti profughi, ovvero guardando all’incasso sicuro. Al tempo stesso sono spuntate fior di cooperative che hanno assunto la gestione di piccole strutture ricettive sparse sul territorio, trasformando quella che doveva essere una manifestazione di solidarietà, ovvero l’accoglienza, in una occupazione ben remunerata. E non fa niente se centinaia di immigrati vengono portati in quartieri già difficili, com’è successo a San Donato, aggravando una questione sociale già ‘calda’, quello che importa è il guadagno che nel 2016 ha fruttato per il solo Abruzzo ben 13milioni di euro destinato a pochi, perché è evidente che tale business non ha alcuna ricaduta sul territorio in termini di indotto. E nel 2016 si prepara sull’Abruzzo un business da 29milioni e mezzo di euro derivanti dai nuovi bandi aperti dalle 4 Prefetture per accogliere ben 2.900 nuovi profughi così distribuiti: 500 arriveranno a Pescara e provincia, con una spesa di 5milioni 845mila euro, bando del 22 gennaio scorso, aggiudicato alla Asl di Pescara per 92 posti; Cooperativa Eta Beta per 265 posti; la Cooperativa Cogecstre per 51 posti; e la Cooperativa Polis per altri 92 posti. Ben mille sono destinati a Chieti, con una spesa di 9milioni 625mila euro, bando del 29 febbraio scorso non ancora aggiudicato; 700 immigrati andranno a L’Aquila, spesa 7milioni 497mila euro, bando del 28 gennaio aggiudicato al Comitato Territoriale Arci L’Aquila, e con ben 13 tra Associazioni e Cooperative che comunque hanno dato la propria disponibilità in caso di necessità ponendosi in graduatoria utile; infine altri 700 sono previsti che andranno a Teramo, spesa 6milioni 615mila euro, bando del 15 gennaio, aggiudicato al Consorzio Solidarietà Aprutina Società Cooperativa, e con 8 strutture disponibili ad accogliere in graduatoria. E le conseguenze pratiche sul pescarese le stiamo già vedendo e vivendo: la Asp di Pescara sta già oggi accogliendo 30 immigrati nella Casa di riposo di Penne, con una convivenza forzata tra immigrati e anziani, che ha determinato un blitz dei Nas, i quali hanno giudicato inagibile oggi la struttura, proprio per una pericolosa promiscuità di spazi che potrebbe favorire la trasmissione di malattie. E la Asp, che ha i conti in rosso e al business degli immigrati proprio non vuole rinunciare, ha deciso di cacciare dalla Casa di riposo gli anziani, deportati a Guardiagrele, riservando la struttura ai presunti profughi, un paradosso contro il quale continueremo a batterci, in difesa dei cittadini e contro una Regione pilatescamente silente e inerte.
E questo – ha proseguito il Capogruppo Sospiri – per non parlare degli inevitabili problemi sociali che una presenza tanto massiccia di immigrati sta causando, una presenza alla quale le Istituzioni non erano preparate e non hanno saputo dare una risposta efficace in termini di gestione e controllo del fenomeno. Domani, nel corso della presentazione del volume mostreremo le immagini e le conseguenze del fenomeno su Pescara”. L’incontro di sabato prevede l’intervento oltre che dell’autore, il giornalista Mario Giordano, e del Capogruppo Sospiri, anche di Mauro Febbo, Presidente della Commissione regionale Vigilanza, e del consigliere Emilio Iampieri, Presidente della Commissione Immigrazione, oltre alla partecipazione del capogruppo comunale di Forza Italia Marcello Antonelli, del Vicecapogruppo Vincenzo D’Incecco e del consigliere Fabrizio Rapposelli.