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LA PINETA D’AVALOS E I PINI DI PESCARA

Storia, tutela, conservazione, valorizzazione di un Paesaggio Culturale

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12 maggio, presso la Sala Tosti dell’AURUM di Pescara, inaugurazione, con la partecipazione di numerosi ospiti per presentare l’evento che mette insieme tutto il mondo istituzionale, tecnico e associazionistico dedicato al verde, patrocinato da Comune di Pescara e organizzato dal Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio Onlus, Federazione Nazionale Pro Natura e Pro Natura Abruzzo, in collaborazione con: Italia Nostra Pescara, FAI Pescara, Archeoclub di Pescara, Società Italiana di Arboricoltura Onlus, Ordine degli Architetti della Provincia di Pescara, Federazione degli Ordini dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali d’Abruzzo, WWF Chieti-Pescara, Miladonnambiente.

Licio Di Biase, responsabile della Struttura AURUM, ha presentato il Convegno e moderato gli interventi e dopo aver del tema, riferito ai Pini di Pescara e alla Pineta D’Avalos, ha raccontato del nome che la Pineta ha mantenuto nel tempo riferito alla famiglia D’Avalos, di origine spagnola, raccontando che la stessa famiglia, all’atto della vendita della pineta al Comune di Pescara chiese ed ottenne che rimanesse il nome dei D’Avalos ad identificare il luogo.

Paola Marchegiani, Assessora alla Riserva Dannunziana e Piano di Assetto Naturalistico, Pescara, si è detta molto contenta del ciclo di conferenze inedito e importante per la storia, la tutela e la valorizzazione e conservazione di quello che è un vero paesaggio culturale e che il Convegno da l’occasione di parlare dei pini che hanno tradizione secolare per la città.

il termine paesaggio”, ha detto Paola Marchegiani,” viene sempre più usato in una forma più ampia. Si intrecciano e si sovrappongono motivi storici culturali sociali che identificano un'area precisa geografica e la sua comunità.

Il Convegno è dedicato alla Pineta D'Avalos e i pini di Pescara, organizzato dal mio Assessorato e dal Coordinamento Nazionale Alberi e paesaggi, Federazione naturale Pro Natura e Pro Natura Abruzzo”

Paola Marchegiani ha parlato dell’importanza dell’educazione della comunità a rapportarsi nel giusto modo con il patrimonio verde della città, proprio perché la tutela necessaria passa per l'educazione e per la sensibilità ambientalista.

“Conoscendo la storia delle nostre piante” ha continuato la Marchegiani, ”nascerà un sentimento di affetto e attenzione necessario per tutelare il patrimonio residuale che abbiamo, a cominciare dalla Riserva Dannunziana, che è ciò che rimane di una bellissima pineta che si estendeva gloriosa negli anni passati. Ripartiamo da lì per informare e rendere i cittadini attivi sul verde”

Laura Di Pietro - Assessora al Verde Pubblico, Pescara ha dichiarato:

“Questa serie di convegni assume un valore particolare alla luce di quanto accaduto su via Regina Margherita. Che i cittadini rispettino e amino il verde è importante almeno quanto essi capiscano che dietro un pino, ogni albero c'è un mondo che deve essere considerato e che un esemplare inserito in un ambiente urbano deve essere curato e manutenuto. Noi purtroppo ereditiamo una situazione drammatica sulle alberature cittadine, caratterizzata dalla scarsa attenzione per il verde e per il sistema verde nell'ambito urbano. Purtroppo per il passato non abbiamo rimedio, specie quando bisogna compiere scelte che feriscono noi quanto la cittadinanza, ma per il futuro possiamo fare molto: a partire dalla ripiantumazioni, dotando inoltre la città di uno strumento come il Piano regolatore del verde, ma è da oggi in poi che dobbiamo segnare il cambio di passo e siamo dispostissimi a farlo, a cominciare da via Regina Margherita dove si apre la fase della sostituzione delle alberature rimosse perché pericolose”

Mimmo Valente, intervenuto per una dichiarazione, ha chiesto di leggere un documento, contro l’abbattimento dei pini di via Regina Margherita, firmato da molte associazioni ambientaliste della città.

La vicenda degli alberi abbattuti nel Viale dei Pini di Pescara si sta consumando secondo un copione triste nel quale le tardive aperture alla partecipazione delle associazione e dei cittadini sono state smentite dalla sostanziale attuazione del programma verticisticamente stabilito dall’amministrazione comunale.

Dopo il taglio di 6 esemplari nel primo giorno e l’interruzione temporanea imposta dall’ordinanza della Soprintendenza, a seguito dell’intervento delle associazioni e dei cittadini, è seguito l’abbattimento di altre 10 piante nonostante i sopralluoghi della commissione mista incaricata di redigere un rapporto col quale verificare di salvarne il maggior numero.-

Il comunicato si conclude con la richiesta da parte delle associazioni de:

la istituzione di una consulta comunale per il verde nella quale siano rappresentate con modalità di interlocuzione sistematica con la Giunta comunale a monte delle decisioni ed in sede della loro impostazione un comitato tecnico composto da specialisti delle materie in esame deve accompagnare le fasi della progettazione e poter interloquire con gli uffici tecnici preposti”

Alla lettura del documento l’assessora Di Pietro ha ribattuto:

“Ci tengo a chiarire ancora una volta alcuni aspetti, augurandomi di riuscire a superare questa vicenda e di poter finalmente iniziare a parlare delle ripiantumazioni e del processo che porterà alla redazione del Piano Regolatore del Verde. Vorrei mettere un punto in chiaro, una volta per tutte: se abbiamo deciso, con sofferenza, di procedere al taglio di alcuni pini lungo l’arteria, non è certo stato per un colpo di testa, né tantomeno per la insensata volontà di investire fondi in tagli e ripiantumazioni non necessarie”.

All’incontro sono intervenuti, per la presentazione del Convegno, l’agronomo Giuseppe Farina di Pescara, in rappresentanza di Di Pardo assente, che ha parlato della pineta da considerare non solo dal punto di vista tecnico ma anche e dal punto di vista artistico.

Mario Furlani, in rappresentanza della Federazione Nazionale Pro Natura, ha commentato quanto sia positivo e importante parlare del verde della città rappresentato nello specifico dai pini e dalla pineta.

Laura Antosa Architetto e Presidente dell’Ordine degli Architetti P.P. della Provincia di Pescara, ha parlato il verde ed il paesaggio e di quanto siano fondamentali per l’architettura partendo dalla normativa del 1992 e dalla valutazione e dal censimento delle specie arboree di ogni comune.

L’uso ed il consumo del suolo, ha detto l’arch. Antosa, anche in riferimento ai laboratori di rigenerazione urbana proposti dall’ANCI, sono molto importanti per la città e la tutela del verde e del paesaggio urbano.

Alberto Colazzilli, Presidente di Conalpa Onlus (Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio) ha parlato dell’importante evento:

“Il programma mette insieme spunti e relatori importanti  e tra questi, venerdì, avremo uno dei massimi esperti nazionali di pini qual è l'agronomo Giovanni Morelli, perché seppure diffusissima questa specie è difficile da coltivare e da curare e la tutela di questi alberi è fondamentale. Sempre venerdì sarà possibile effettuare visite guidate nella Riserva da parte delle scuole. Sabato ci saranno le sezioni dedicate anche alla Pineta come ispirazione letteraria, con i riferimenti e le citazioni di  d'Annunzio, Cascella e le opere d'arte ad essa dedicate. Domenica ci occuperemo dei rapporti fra tutela del verde e lo sviluppo urbanistico cittadino in relazione ai pini d'Aleppo, lunedì sarà la giornata dedicata alla conservazione della Riserva. Martedì concluderemo confrontandoci sulla proposta di elevare a simbolo monumentale e identitario il pino d'Aleppo, elemento importantissimo della costa abruzzese, che persiste con esemplari anche secolari ed è importante creare questo evento”.

Nella sua presentazione, Colazzilli, ha anche parlato di quanto gli alberi abbiano ispirato poeti e pittori che li hanno utilizzati nelle loro opere, questo come dimostrazione che gli alberi oltre ad essere un patrimonio collettivo possono, diventare attraverso le opere degli artisti, un vero patrimonio dell’arte nelle sue varie espressioni.

Pierlisa Di Felice, biologa e poetessa, Vicepresidente della Federazione Nazionale Pro Natura e coordinatore Pro Natura Abruzzo ha dichiarato che:

“L'evento nasce da mesi di dialogo con l'Amministrazione e non è casuale il fatto che siamo organizzatori di incontri che porteranno a Pescara tecnici di importanza nazionale, per riscoprire le “radici” identitarie della città, ma non solo. Da questo ciclo di incontri nascerà una regia condivisa per arrivare a trovare soluzioni a salvaguardia del patrimonio arboreo della città di Pescara, un patrimonio che è ricco di storia e di cultura, ma che è anche residuale. La Riserva è ciò che resta infatti dell'antica selva dei Chiappini, una presenza di cui ripercorreremo storicamente esistenza e tappe, ma anche dal punto di vista letterario e artistico, perché fu cara a d'Annunzio e ispirò gli altri artisti cittadini:  per questo ne parleremo quale maggior radice di identità che va preservata e salvata. Per il futuro ci auguriamo sia possibile una programmazione reale anche su questo patrimonio, in modo che gli alberi si muovano con la crescita della città e abbiano stessa dignità che hanno le presenze viventi e non siano più solo considerati arredo urbano”.

Il Critico d'arte Prof. Massimo Pasqualone, ha presentato la mostra artistica e poetica  Radici d’Identità e, riallacciandosi a quanto detto da Colazzilli e Di Felice, di come gli alberi possano rappresentare un vero e proprio patrimonio, non solo della natura ma anche dell’arte e di quanto patrimonio artisti gli italiani hanno senza che essi ne tengano conto, forse, anche per una trascuratezza dovuta ad una assuefazione dell’enorme quantità di opere presenti in ogni parte d’Italia.

La mostra dal titolo “Radici d’identità”, è stata allestita presso la Sala d’Annunzio dell’Aurum, ed è dedicata al paesaggio mediterraneo e agli alberi monumentali con opere dell’artista Alberto Colazzilli e poesie di  Pierlisa Di Felice

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