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Mercato etnico, finanziere ferito. Forza Nuova: "Comune complice di un ghetto violento"

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Era solo questione di tempo e, alla fine, è accaduto. Il ferimento di un finanziere non arriva all'improvviso ma è semplicemente il risultato di una non-strategia istituzionale colma di ambiguità e di apatia. Eppure, già nel recente blitz di Forza Nuova in Comune del 22 aprile scorso il sottoscritto, all'interno di un dialogo improvvisato con l'assessore Cuzzi, aveva appunto evidenziato la pericolosità nel tenere in vita un vero e proprio ghetto composto da alcune centinaia di cittadini extracomunitari, dove la regola numero uno è proprio quella di erigere un muro invisibile di omertà, con sprezzo e disprezzo di regole e di autorità.

Continuiamo ad invocare lo sgombero di quel sito, abusivamente occupato da troppo tempo, ed a diffidare il Comune dal proseguire con la creazione di un secondo e decisamente più vigoroso ghetto, da porre all'interno di uno dei più importanti snodi ferroviari dell' Adriatico.

Lo ripeteremo fino allo sfinimento: si proceda speditamente con la regolarizzazione fiscale ed amministrativa degli operatori e la loro redistribuzione nei mercati rionali; chi non intendesse ottemperare a tale direttiva, può benissimo tornarsene al proprio Paese di provenienza.

Abbiamo già dimostrato al sindaco ed alla sua giunta che non ci fermeremo fino a quando non sarà ripristinata la legalità e annunciamo un esposto alla Corte dei Conti per il mancato sgombero (ed ancora vigente) in agosto 2015, dopo aver mobilitato un imponente e costoso servizio composto da centinaia unità del reparto antisommossa di polizia e carabinieri, il tutto a carico del contribuente.

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