“Il Comune di Pescara trasforma il mercato coperto di piazza Muzii in una grande ‘galleria’ per il divertimento, istituisce e paga il servizio notturno di vigilanza interna, e fuori abbandona i cittadini di via Cesare Battisti e Largo Scurti al caos totale. Di nuovo sono tornati gli schiamazzi, più forti di prima; di nuovo sono tornati i fenomeni di degrado, con utenti in stato di ebbrezza alcolica che fanno i propri bisogni all’aperto sulle scale appena riqualificate del mercato stesso; di nuovo è tornata la casbah, ma il presidio fisso della Polizia municipale continua a non esserci, determinando un grave disagio in termini di ordine pubblico”.
La denuncia arriva dal Coordinatore cittadino di Forza Italia Guido Cerolini, raggiunto dalle segnalazioni dei residenti della zona.
“Con l’arrivo delle temperature più miti, com’era previsto e prevedibile, via Cesare Battisti sta tornando a popolarsi dei ragazzi della movida – ha detto il Coordinatore Cerolini -. Le strade del quartiere tutt’attorno al mercato coperto hanno continuato a riempirsi di locali, piccoli, medi, in cui si propone divertimento, dunque intrattenimento musicale, cibo e bevande veloci, e ovviamente buona parte di quel ‘popolo della notte’, si riversa in strada. Da alcune settimane, però, il fenomeno si è quintuplicato, perché l’amministrazione comunale ha completato l’assegnazione dei box al secondo piano del mercato, che, dopo i lavori di riqualificazione progettati e realizzati dal centro-destra, ha cambiato non solo volto, ma anche vocazione. Ovvero: al secondo piano, al fine di rivitalizzare il mercato, si è pensato di concedere gli spazi per la ristorazione artigianale, dunque pizzerie, birrifici, e spazi per l’intrattenimento, dunque corridoi capaci di ospitare musica, sfilate, spettacoli più o meno importanti. Ovviamente parliamo di spazi di grande attrattività per il pubblico che infatti sta rispondendo, dunque oggi non ci sono più solo gli avventori notturni dei locali tutt’attorno al mercato, ma ci sono anche gli avventori notturni del mercato stesso.
Ovviamente per tenere a bada quel popolo della movida e impedire problemi all’interno del mercato, problemi legati magari a qualcuno che alza troppo il gomito, o comunque a grossi assembramenti di giovani, il sindaco Alessandrini ha pensato bene di istituire un servizio di vigilanza notturno non armato dentro il mercato stesso, servizio affidato dallo scorso 13 marzo alla stessa società che si occupa del servizio di portineria nei palazzi comunali. In sostanza, gli operatori di Vigilanza restano dentro la struttura mercatale dalle ore 22 sino all’1.30, orario di chiusura di musica, spettacoli, ristorazione e, quindi, del mercato, e durante le tre ore e mezzo di servizio garantiscono il controllo della sicurezza all’interno del manufatto. Per ora l’attività è stata affidata per tre mesi, ossia 100 giorni, al costo di 4mila 697 euro. Decisione, sicuramente, opportuna, per la sicurezza dei frequentatori della struttura. Tuttavia se il Comune ha ritenuto opportuno prevedere una vigilanza con operatori ad hoc all’interno del mercato, il sindaco Alessandrini ha invece dimenticato che all’1.30, quando i locali del mercato chiudono, gli avventori, usciti fuori, non hanno ovviamente l’obbligo di tornare a casa, e infatti restano all’esterno del mercato, accampati sulle scale o in strada e lì, questione di pochi minuti, l’ambiente torna a trasformarsi in una casbah senza controllo, incustodita, abbandonata al degrado e al caos.
Dopo poche serate sono ritornati gli schiamazzi, le urla notturne sotto i balconi dei cittadini, privati del loro diritto al riposo, sono tornati i timori, i fenomeni di degrado, con persone in condizioni di disagio che effettuano i propri bisogni all’aperto, e, al mattino, sono tornati i tappeti di bottiglie di vetro abbandonate dai bagordi della notte precedente. A questo punto sorge la domanda: se il sindaco Alessandrini ha compreso che, con l’apertura notturna del mercato occorreva anche prevedere l’istituzione del servizio di vigilanza interno, per la sicurezza degli avventori, perché non ha capito che quel servizio di vigilanza notturno fisso occorre anche all’esterno del mercato, sulle strade della movida, quale momento di deterrenza, ma anche di repressione, di episodi di violazione dell’ordine pubblico? Perché se ha trovato nel bilancio 4mila 697 euro per pagare la vigilanza all’interno del mercato per 100 giorni, non ha trovato anche le risorse necessarie per pagare gli straordinari notturni alla Polizia municipale in modo da prevedere un presidio fisso almeno dalle 22 alle 2 di notte? E perché – ha ancora chiesto il Coordinatore Cerolini – la vigilanza all’interno del mercato, funzionale ai locali notturni aperti, che pagano un affitto irrisorio al Comune, non la pagano gli esercenti del mercato che svolgono attività notturna e che beneficiano del servizio, mentre i locali situati all’esterno del mercato, su via Battisti, o tutt’attorno alla piazza, devono garantire la stessa vigilanza nelle proprie attività, sostenendone però personalmente (e ovviamente) le spese? È evidente che l’amministrazione comunale continua ad avere un atteggiamento schizofrenico che sta chiaramente turbando la vita di decine di famiglie di Largo Scurti”.