“Sono mesi che Tua, la società del Trasporto Unico Abruzzese, Regione Abruzzo e Comune di Pescara hanno lasciato a piedi circa 160 utenti in condizioni svantaggiate: la Tua ha infatti tagliato il servizio di assegnazione degli abbonamenti agli autobus che l’Ufficio Politiche sociali del Comune conferiva poi gratuitamente ai cittadini disagiati, disoccupati, famiglie monoreddito che non superavano i 7mila 500 euro l’anno o disabili. Ho già presentato un’interpellanza in Consiglio regionale per chiedere come la Regione intenda affrontare quello che è un disagio concreto per i cittadini e per sapere perché la Tua ha cancellato quella convenzione con il Comune ereditata dalla Gtm e risalente al 2010, ma soprattutto abbiamo inoltrato una nota ufficiale al Presidente della Tua, il professor Luciano D’Amico, e al Direttore generale Michele Valentini per chiedere un’immediata marcia indietro con il ripristino delle tessere”.
Lo hanno annunciato il Capogruppo di Forza Italia, Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri e il vicecapogruppo al Comune di Pescara Vincenzo D’Incecco.
“La problematica è emersa nei giorni scorsi quando – hanno spiegato D’Incecco e Sospiri – addirittura l’assessore comunale alle Politiche sociali Diodati ha chiesto alla Commissione delegata di occuparsi della vicenda visto che lui non riesce neanche a parlare telefonicamente con D’Amico, una resa inaccettabile da parte di un pubblico amministratore, che ci dà però la misura dell’efficacia e dell’incidenza dell’azione politica della giunta Alessandrini, pari a zero. In sostanza nel 2010 la giunta comunale di centro-destra, all’interno del Piano di Zona dei servizi sociali, ha promosso un’iniziativa tesa ad agevolare i cittadini in condizioni di grave disagio, attraverso l’erogazione di tessere gratuite mensili per l’autobus, che il Comune acquistava dalla Gestione Trasporti Metropolitana. A individuare i cittadini che avrebbero beneficiato di quegli abbonamenti mensili gratuiti era l’Ufficio Politiche sociali che ha effettuato una preziosa scrematura tra le centinaia di ‘casi’ presi in carico, arrivando a selezionare 160 utenti, eliminando eventuali ‘furbetti’, contenendo la spesa, ma comunque garantendo un servizio utile. I cittadini che ricevevano l’abbonamento erano monitorati per almeno sei mesi, per essere certi dell’utilizzo personale della tessera, e soprattutto erano utenti che appartenevano a tre gruppi principali: nuclei monoparentali con figli a carico; anziani privi di nucleo parentale; adulti svantaggiati che avevano bisogno dell’abbonamento per muoversi sul territorio per svolgere piccole attività lavorative o anche per raggiungere strutture riabilitative. Altri abbonamenti venivano poi scorporati e assegnati alla mensa di San Francesco o alle Donne Vincenziane, ovvero a operatori del sociale. Tutto questo è finito nel momento in cui la Gtm è confluita nella Tua, la società del Trasporto Unico che ha semplicemente cancellato tutte le vecchie convenzioni in corso e, quindi, anche l’erogazione delle tessere bus per i poveri al Comune.
Al momento, non risulta esserci alcuna iniziativa da parte del Governo regionale per rifinanziare il servizio, e per tale ragione – ha proseguito il Capogruppo Sospiri - nell’interpellanza che ho presentato al Presidente del Consiglio regionale chiedo di sapere se e quali iniziative il Governo regionale intenda intraprendere per supportare le famiglie che oggi stanno vivendo le conseguenze della crisi economica e che hanno bisogno di quelle tessere per spostarsi sul territorio, anche per andare a cercare piccoli lavoretti utili a sostenere il reddito familiare; inoltre chiedo formalmente se il Governo regionale intenda mostrare la propria sensibilità nel rifinanziare un servizio fondamentale come l’erogazione delle tessere bus gratuite da parte della Tua. Nel frattempo – hanno ancora detto Sospiri e D’Incecco – ci siamo già attivati scrivendo una lettera direttamente ai vertici della Tua denunciando la sospensione del servizio, che ha creato un disagio evidente a 160 famiglie che facevano riferimento a tale piccola, ma importante risorsa per andare avanti, avendo una situazione economica disastrosa alle spalle. Abbiamo detto chiaramente che giudichiamo grave tale decisione arbitraria, essendoci una convenzione in piedi, e dunque, chiedendo spiegazioni circa la decisione unilaterale di sospensione delle tessere, chiediamo di provvedere tempestivamente alla revisione della situazione, annunciando che comunque approfondirò la questione utilizzando tutti i mezzi a mia disposizione come Consigliere regionale”.