“Stop alla vendita all’asta della prima casa di quei cittadini che, esclusi incolpevolmente dal mondo del lavoro, non riescono a pagare alcune rate del mutuo, ma non meritano di perdere l’abitazione, magari prossima al riscatto. La Regione Abruzzo si è finalmente dotata di uno strumento, una Legge, che ci consentirà di interporci alle esecuzioni immobiliari. Approvata la norma all’unanimità del Consiglio regionale, da domani gli Uffici della Regione potranno chiamare l’Abi, i Piccoli imprenditori, i piccoli proprietari e individuare le modalità operative per dare concretezza al dispositivo”.
Lo ha detto il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri, primo firmatario e proponente della legge.
“Ringrazio ovviamente il Presidente Di Nicola che ha sottoscritto la legge – ha detto il Capogruppo Sospiri – perché c’è evidentemente una unanimità della maggioranza; e ringrazio l’assessore Paolucci perché ha dato una copertura finanziaria formale e sostanziale. L’obiettivo è molto chiaro: la Regione Abruzzo vuole interporsi alle procedure di messa all’asta della prima abitazione di soggetti che hanno un reddito Isee di forte disagio che ha determinato la loro incapacità di pagare delle rate mutuo per ragioni indipendenti dalla loro volontà o dal loro stile di vita. E questo si verifica quando si perde il posto di lavoro, che diventa un dramma per persone di 50 o 55 anni: una volta che si perde la propria occupazione a quell’età è oggi quasi impossibile rientrare velocemente nel processo produttivo. Ora: quando un soggetto contrae un mutuo con un Istituto di credito, è evidente che la capacità di solvibilità del lavoratore è stata considerata congrua e l’incapacità viene determinata dall’espulsione dal posto di lavoro. Tempo fa abbiamo incontrato l’Abi che ha confermato come oggi non abbia senso mettere all’asta un’abitazione che magari è già stata pagata al 60-50-45 per cento perché la parte degli interessi del contratto di mutuo è stata praticamente onorata, resta la parte del capitale. Allora è possibile che alcuni Istituti bancari potranno accettare che conviene più permettere alla Regione di interporsi e ricontrattare un Piano di rientro concedendo una rata più bassa e spalmata su più annualità, ovviamente rinunciando a interessi e contenziosi, e questo perché spesso le abitazioni oggi vanno all’asta a prezzi irrisori, a un valore che non copre neanche la parte del mutuo rimanente. Ora, non illudiamo nessuno – ha aggiunto il Capogruppo Sospiri -, non è che domani siamo in grado di opporci alle procedure esecutive, ma l’approvazione della legge significa che da domani abbiamo uno strumento legislativo e una via finanziaria che ci permette di salvare l’ultimo ancoraggio contro la deriva della disperazione, la prima casa di proprietà. Oggi abbiamo tracciato un percorso: da domani la Direzione Bilancio della Regione Abruzzo o le Politiche sociali potranno istituire un tavolo con l’Abi e con tutte le associazioni di categoria per individuare, insieme, gli strumenti per interporci alle esecuzioni di chi non merita di perdere la propria abitazione”.