Dopo la notizia dell'apertura dall'11 giugno di una rotta per la Sardegna (leggi qui), arriva una doccia gelata per l'Aeroporto d'Abruzzo: il 17 febbraio scorso Ryanair avrebbe inviato, a tutto il personale impiegato a Pescara, una lettera nella quale si chiede di specificare le proprie preferenze per il trasferimento.
Clicca qui per scaricare la lettera in formato PDF (in inglese).
La traduzione
Grazie per aver incontrato me, Mick Hichey, Leslie Mulcahy e Declan Ryan la scorsa settimana.
Ci dispiace profondamente per la chiusura della base di Pescara come risultato della decisione del Governo italiano di aumentare le tasse d’imbarco dei passeggeri. Come abbiamo detto al nostro incontro, sistemeremo il nostro personale con il suo trasferimento in altre basi Ryanair e faremo del nostro meglio per garantire il trasferimento nella vostra base preferita, ma questo dipenderà , naturalmente, dalle disponibilità . I trasferimenti nelle nuove basi avverranno sulla base del salario medio prevalente e delle esigenze di volo.
Per agevolare il processo di trasferimento vi preghiamo di assicurarvi di indicarci le vostre preferenze sulla base e qualunque altro dettaglio rilevante non più tardi del 21 febbraio. Tutti i membri degli equipaggi possono esprimere sino a 3 preferenze sulle basi usando la funzione di richiesta di trasferimento. Le decisioni sui trasferimenti verranno comunicate non più tardi del 31 marzo. Se non esprimerete alcuna preferenza, allora noi riterremo che non ne avete e sarete trasferiti nella base con le più grandi esigenze operative.
Non esitate a contattare il vostro Base Manager per qualunque domanda.
Saluti
La notizia arriva tramite una nota dei consiglieri regionali di Forza Italia, alla Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri e Mauro Febbo che commentano:
Se si continua così il dado sarà tratto e non si potrà più tornare indietro: Ryanair ha definitivamente confermato la chiusura della base operativa di Pescara, a partire dal prossimo 31 ottobre, e, con una comunicazione interna, sta già predisponendo il trasferimento del personale.
Ciò che è grave è la motivazione che ha cancellato qualunque possibilità di ripensamento: da un lato l’aumento della tassa d’imbarco passeggeri, decisa dal Governo Renzi e non osteggiata, in alcun modo, dal Governatore della Regione Abruzzo D’Alfonso. Dall’altro il logorio dei rapporti tra la compagnia irlandese e l’attuale governance della Saga che, a oggi, non ha tentato alcun approccio con la Ryanair.
Non si è fatta sentire la Saga, né tantomeno la stessa Regione Abruzzo, che pure aveva assunto impegni solenni in tal senso in Consiglio regionale. Ancora una volta l’Abruzzo paga le bugie di un Presidente che si assumerà la responsabilità della chiusura dell’aeroporto d’Abruzzo.
La decisione, secondo Sospiri e Febbo, creerà enormi disagi a chi sarà costretto a lasciare tutto, rifare la valigia e andare altrove; senza considerare che su Pescara lavorano circa 200 unità tra il personale fisso, oltre ai piloti, agli equipaggi, molti dei quali avevano comunque trasferito le proprie famiglie nel capoluogo adriatico.
E' evidente - aggiungono Sospiri e Febbo- che la causa dell’addio non è solo l’aumento delle tasse, un aumento nazionale e che quindi interesserà anche altri aeroporti italiani, dove invece Ryanair ha confermato la propria presenza.
E infatti da fonti interne è emerso che la compagnia irlandese ha deciso di lasciare Pescara anche in seguito al deterioramento dei rapporti con la Regione Abruzzo e con la Saga, un deterioramento iniziato già da mesi, con incontri andati a vuoto per quel nuovo management della società chiusa a qualunque proposta innovativa che sarebbe stata avanzata dalla compagnia, oltre al taglio del 50 per cento del contratto.
Non solo: smentendo clamorosamente tutti gli impegni assunti in Consiglio regionale, né la Regione Abruzzo, dunque né il Presidente D’Alfonso, né il suo delegato ai Trasporti Camillo D’Alessandro, né tantomeno la Saga hanno tentato, negli ultimi giorni, di riallacciare un dialogo con la Ryanair, ossia di riaprire una trattativa, così come deciso in aula. Nessuno ha preso il telefono per concordare un incontro, nessuno ha inviato una mail per tentare un approccio, magari anche per manifestare il sentimento dell’Abruzzo intero che non vuole l’abbandono di Ryanair, e questo pur sapendo che il vettore aveva dato come data ultima per qualunque contatto lo scorso 15 febbraio, e questo non come ‘ritorsione’ contro l’Abruzzo, ma perché Ryanair è un’impresa che lavora su progetti e programmi a lunga scadenza.
E il silenzio del Governatore D’Alfonso e della stessa Saga è vergognoso, oltre che colpevole: è inconcepibile che il management della Saga abbia gestito l’intera vicenda come se fosse un ‘affare’ personale di un’azienda privata, e non piuttosto una questione di interesse regionale e collettivo di un ente strumentale, e di questo il Presidente della Saga sarà chiamato a rispondere agli Organi democraticamente eletti della Regione Abruzzo. A questo punto sembra che la parola ‘fine’ sia stata scritta: Ryanair, un colosso del trasporto passeggeri, ha già annunciato l’apertura di 7 nuove basi in Europa, contemporaneamente alla chiusura di Pescara, e l’aereo di Pescara sembra sia stato già assegnato a nuova destinazione.
Riteniamo inaccettabile tale situazione – hanno aggiunto Sospiri e Febbo -: di nuovo chiediamo al Governatore D’Alfonso di rispettare gli impegni dei quali è stato investito dal Consiglio regionale e di tentare comunque un contatto con la compagnia Ryanair, ovviamente esonerando l’attuale governance della Saga che ha clamorosamente fallito la propria mission, ossia lavorare per mantenere aperto l’aeroporto d’Abruzzo, pensando di confondere le acque pubblicizzando in pompa magna piccoli vettori estivi che, già in passato, hanno sempre chiuso con forti passività , pagati con le tasse degli abruzzesi. Oggi la gestione della Saga non può più trattare personalmente con Ryanair, ma occorre individuare un gruppo di lavoro capace di dialogare e di riallacciare un rapporto logorato, ma che non vogliamo ancora considerare finito.