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Controlli a tappeto sul fiume Pescara a caccia di scarichi abusivi

Sopralluoghi del Comune di Pescara per verificare gli scarichi inquinanti

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L’attività dell’amministrazione comunale, per combattere inquinamento del fiume Pescara e tutelare la balneazione del nostro mare, prosegue senza sosta.

Lo rendono noto gli assessori al Demanio e Qualità ambientale, Enzo Del Vecchio e Paola Marchegiani, i quali, in una nota, informano come le attività poste in essere dall’amministrazione in questa fase volgono a controllare e accertare a tappeto tutto ciò che dal territorio cittadino si immette nel fiume Pescara.

Il 17 febbraio, si legge nel comunicato, personale del Comune ha svolto diversi sopralluoghi per verificare la legittimità degli scarichi civili e industriali, oltre ai vari fossi che confluiscono nel fiume Pescara.

La verifica ha riguardato tutti gli scarichi di acque nere e bianche ed ha accertato che gli stessi sono tutti indirizzati al depuratore pertanto risultano trattati prima di essere immessi nel fiume, come risulta anche dalle ultime analisi eseguite che dimostrano l’assoluta rispondenza ai parametri di legge delle acque immesse nel fiume.

Non solo, per il mattatoio andrà a regime nei prossimi giorni la separazione delle acque bianche dalle nere al fine di rendere ancora più efficiente l’attività del depuratore dedicato.

Il lavoro da fare è enorme, anche perché non è stato mai fatto prima, ma le attività in corso dimostrano come l’argomento sia di grande priorità per questa Amministrazione e assoluta emergenza e non tralasceremo nessuna azione anche coinvolgendo tutti gli enti che possono dare il proprio contributo nella valutazione delle acque e adottare le necessarie misure per rimuovere tutte le fonti di inquinamento”.

Purtroppo, e da troppo tempo, il problema dell’inquinamento del fiume Pescara non è stato risolto e non si scorge ancora quanto questo possa trovare una risoluzione.

Pescara è una città che fonda la propria economia sul turismo e sul terziario con particolare riguardo al commercio.

Il commercio per problemi contingenti nazionale e locali vive un lungo periodo di crisi della quale non se ne vede una facile ed immediata risoluzione.

Resta, quindi, il turismo, ma come si può pensare di sfruttare questo settore economico importante se il mare non è balneabile in quanto inquinato da un fiume malato?

Tra non molto ricomincerà la stagione balneare che, visto il clima favorevole di questo inverno potrebbe, addirittura, essere anticipata.

Ma che cosa si potrà offrire ai pescaresi amanti del proprio mare e a quei pochi turisti che vorranno venire?

Le associazioni di categoria, le associazioni ambientaliste dovrebbero fare un’azione comune di forza per costringere l’Amministrazione Comunale di Pescara, a dir poco lenta, che dovrebbe farsi capofila di tutti i Comuni che si affacciano sul fiume Pescara e che, purtroppo, sversano i liquami in questo.

Chi ha avuto la fortuna di navigare il fiume Pescara, ancora oggi, ha potuto ammirare una natura bellissima che sta morendo per incuria di chi dice di amarlo.

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