Per il pestaggio di un minorenne, avvenuto il 20 aprile nel parco di piazza Primo Maggio, a Pescara, la squadra mobile del capoluogo adriatico ha arrestato questa mattina e sottoposto ai domiciliari uno dei presunti responsabili. Deve rispondere del reato di lesioni volontarie aggravate da futili motivi.
Per lo stesso episodio sono indagati 4 minorenni. La vittima del pestaggio messo in atto dai bulli, e avvenuto per motivi davvero banali, è finita in ospedale con due dita e il naso rotti ed e' stata sottoposta ad intervento chirurgico.
Sono stati gli amici del giovane aggredito a consentire alla polizia l'identificazione dei presunti aggressori anche servendosi di Facebook. Sul social network e' stata tra l'altro rintracciata una foto del gruppo scattata proprio il giorno dell'aggressione.
L'arrestato si chiama Edgar Flacco, e' poco piu' che diciottenne e vive in un paese della provincia di Chieti con la famiglia, ma e' originario della Bielorussia. La squadra mobile, ha spiegato in conferenza stampa il vice dirigente Dante Cosentino, ha potuto contare sulla collaborazione di due amici della vittima, che si sono attivati subito dopo l'aggressione e hanno eseguito delle "indagini" tra i coetanei, raccogliendo informazioni sui responsabili del pestaggio, avvenuto sotto gli occhi di molte persone.
Poi, attraverso Facebook, i due sono risaliti alla banda di bulli e hanno anche scaricato una foto di gruppo in cui erano ritratti gli aggressori scattata nei pressi della Nave di Cascella, a pochi passi dal luogo dove si e' consumata la violenza. Il gruppo, quel giorno, aveva partecipato ad una festa di compleanno mentre la vittima stava tornando a casa da sola e ha incrociato i cinque.
I bulli hanno chiesto una sigaretta al minorenne, che pero' l'ha negata, e per questo e' stato trascinato a terra e colpito con calci e pugni. Qualcuno ha provato a salvarlo, senza riuscirsi. Una volta rimasto solo si e' alzato ed e' andato in ospedale, senza chiedere aiuto.
I medici lo hanno giudicato guaribile in 60 giorni ed e' stato ricoverato in Otorinolaringoiatria. Le indagini della polizia sono state agevolate dalle telecamere del sistema di videosorveglianza installato dal Comune, che hanno ripreso l'aggressione.
Per Cosentino, la banda scimmiottava i protagonisti della serie tv "Romanzo criminale"; lo dimostra la frase riportata sul profilo Facebook di Flacco: "Dio perdona, la banda no".
Dopo l'episodio del 20 aprile, alcuni amici si sono allontanati da lui e dai suoi complici.