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Caso Ryanair, consiglio straordinario. Sospiri: " Il Governo regionale ha l'obbligo di salvare l'aeroporto"

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“Il Governo regionale ha oggi l’obbligo di salvare l’aeroporto d’Abruzzo, impedendo la fuga di Ryanair, e ha il dovere di aprire una vertenza nei confronti dell’Europa e di costringere il Governo Renzi a rimangiarsi l’aumento delle tasse d’imbarco. Quattro i punti sui quali abbiamo impegnato in Consiglio regionale il Presidente D’Alfonso: intraprendere un’azione immediata nei confronti del Ministero dei Trasporti per chiedere la revoca dell’aumento della tassazione sui transiti aeroportuali; avviare un Tavolo di confronto permanente con Ryanair per scongiurare il proposito di abbandonare lo scalo di Pescara, quindi per mantenere non solo le rotte, ma la base operativa a Pescara e dei relativi livelli occupazionali; instaurare rapporti a tutti i livelli istituzionali, nazionali ed europei, per verificare la possibilità di ridiscutere il limite degli aiuti di Stato, tenuto conto della particolare funzione di sviluppo delle infrastrutture aeroportuali e che la procedura Alitalia è un enorme e costante aiuto di Stato; garantire il puntuale trasferimento delle somme stanziate con le leggi regionali in favore della Saga, come previsto però nel Piano Industriale che contempla il raggiungimento del punto di equilibrio e di autonomia finanziaria della società”.

Lo ha detto il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri, presentando in aula il documento poi approvato da maggioranza e opposizione, ad eccezione dei consiglieri del Movimento 5 Stelle.

“La seduta straordinaria del Consiglio nasce dalle dichiarazioni impressionanti, riportate dalla stampa, rilasciate dal Consigliere D’Alessandro e dal Dirigente Gerardis all’indomani dell’annuncio di Ryanair di cancellare la presenza del proprio vettore dall’aeroporto d’Abruzzo, adducendo una decisione sul piano formale, che nasconde una verità sostanziale – ha detto il capogruppo Sospiri -. Il Consigliere D’Alessandro e la Dirigente, in sostanza, affermavano che non c’erano vie d’uscita, proponevano ipotesi alternative inesistenti, ignorando la perdita dei 5-600 posti di lavoro e le ricadute economiche sul territorio determinate dalla fuga del vettore. Ovviamente dopo quelle dichiarazioni è montata la protesta e il consigliere D’Alessandro ha sentito la necessità di tornare sui propri passi. Una cosa è certa, è impossibile rinunciare al vettore Ryanair per una ragione chiara: esistono in Italia altri vettori in grado di assicurare quella stessa capacità di transiti e di rispondere al bisogno di linee? Non ve ne sono: 21 richieste sono state inoltrate e hanno ottenuto 21 dinieghi. O resta Ryanair a Pescara o il nulla; certo potremo istituire degli sporadici collegamenti charter in estate, ma non avremo i numeri necessari per mantenere il nostro aeroporto, usciremo dal dimensionamento dell’attenzione nazionale, e dopo il carico dello scalo sarà veramente tutto sulle spalle della Regione. Ma la decisione dell’Unione Europea di impugnare le politiche di sviluppo di tutti i paesi non è un problema di Pescara, ma è un problema europeo

. E allora non ci ammaliamo del nanismo di provvedimenti che incidono sul nostro sviluppo, com’è accaduto per i nostri porti, dove siamo andati per dettare legge e abbiamo preso solo ceffoni, e apriamo una vertenza nei confronti della Commissione europea per ottenere ciò che è sostenibile. Con 2,5milioni di euro non riusciremo a chiamare in concausa gli operatori privati, che non metteranno mai meno di quanto investirà la Regione, quindi dobbiamo ottenere dall’Europa la possibilità per la Regione di aiutare il sistema produttivo. E poi il Governo Renzi si deve rimangiare l’aumento delle tasse, quando andate da Delrio – ha detto il Capogruppo Sospiri rivolto al Presidente D’Alfonso – riportatelo qualche risultato. Non è possibile affrontare questa emergenza facendo finta che non sia un problema generato dal Governo nazionale del Pd, è accaduto anche al centro-destra con la vicenda dei pedaggi sull’asse attrezzato, ma la differenza è che oggi il Pd regionale finge di non avere un problema, il Centro destra invece fece ricorso al Tar e i pedaggi non sono mai arrivati”. Subito dopo il Capogruppo Sospiri ha presentato i 4 punti del dispositivo previsti nel suo ordine del giorno,”finalizzati a salvare l’aeroporto d’Abruzzo che, se ciò accadrà, sarà l’aeroporto del Medio Adriatico perché Ancona è ormai prossima al tracollo, con 40milioni di euro di default, e Bari ha i suoi problemi con Ryanair”. Il documento è stato approvato a maggioranza.

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