“L’unica soluzione per uscire dal tunnel che sta determinando la chiusura dell’aeroporto di Pescara è quella di commissariare la Saga, che oggi ha una gestione fallimentare, fare luce sui conti e aprire un bando per la privatizzazione dello scalo, o rischiamo concretamente di fare la fine di aeroporti come Rimini e Forlì e su questo la Regione Abruzzo veloce del Governatore D’Alfonso avrà pesanti responsabilità”.
A dirlo è stato Armando Foschi, membro dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’, nel proprio intervento nella seduta straordinaria del Consiglio comunale sull’abbandono di Ryanair.
“Lo scalo di Pescara è inequivocabilmente il punto di riferimento per il Molise, Foggia e Ascoli Piceno – ha ricordato Foschi -: la vicenda Ryanair ha permesso a molti di accorgersi che a Pescara c’è un aeroporto, ma negli ultimi giorni ho sentito di tutto, come il partecipare al rifinanziamento della Saga cedendo le proprietà immobiliari, quindi se poi la Saga dovesse fallire si aprirà la strada alla speculazione edilizia selvaggia.
Purtroppo i contributi dati alla Saga negli anni, prima col Piano Marketing, poi con le ricapitalizzazioni, hanno solo tappato le grosse falle economiche nel bilancio della Società: prima 5 milioni di euro; poi 7 milioni di euro; e ancora il regalo di Natale di 3milioni di euro, partito in maniera molto strana con i primi 500mila euro e arrivati a 3 milioni di euro, e per quei fondi ho ritenuto necessario trasmettere gli atti alla Corte dei Conti e all’Enac.
Oggi il Piano Industriale c’è, siamo a poche ore dalla scadenza della definizione del Piano Operativo per la stagione autunno-inverno 2016-2017 e la Saga continua a non pronunciarsi sull’organizzazione dei calendari, intanto l’Erario bussa alle porte della Saga e anche l’Inps per riscuotere il dovuto.
Non credo che il problema di Ryanair siano le addizionali comunali perché già a maggio 2015 Ryanair ha inviato una lettera confidenziale alla Saga tracciando un quadro negativo, tanto che da luglio il volo per Barcellona è stato cancellato. Restano poi da chiarire le agevolazioni eccessive consentite sul costo dei biglietti aerei: com’è possibile vendere un biglietto a un euro se è vero che l’addizionale comunale, ossia la tassa d’imbarco, costa 14 euro per ogni ticket, se quel costo non ricade sul passeggero, c’è qualcuno che lo paga. Oggi la Saga ha una gestione che non è più sostenibile e va commissariata, ricordando che sull’aeroporto ci sono milioni di investimenti già fatti, cui si aggiungeranno altri 11milioni per l’aerostazione.
La Regione Abruzzo ha il dovere di attivarsi subito per salvare lo scalo pescarese, rivedendo i rapporti con Ryanair e cercando anche altri ipotetici vettori per favorire ovviamente l’incoming, ossia il traffico aereo di chi resta sul territorio, e non solo il traffico di transito”.