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Caso Ryanair, Sospiri: "Forza Italia si batterà per impedire che Pescara perda l'aeroporto"

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“La decisione di Ryanair di lasciare Pescara e dismettere tutte le rotte internazioni è semplicemente frutto delle folli tasse del Governo Renzi, che ha aumentato le addizionali comunali nel totale silenzio delle Istituzioni regionali e cittadine, e dell’incapacità cronica del Presidente D’Alfonso e della sua giunta di aprire una trattativa con la stessa compagnia irlandese. La dirigente Gerardis farebbe meglio a tacere piuttosto che tentare di difendere un patto criminale contro Pescara e contro l’Abruzzo. Forza Italia si batterà sino all’ultimo per impedire che Pescara, dopo aver visto il proprio porto commissariato da Ancona, perda anche il proprio aeroporto, destinato a chiudere i battenti dopo l’addio di Ryanair”.

Lo ha ribadito il capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri ritornando sulla vicenda inerente l’annunciata chiusura della base operativa di Ryanair a Pescara a partire dal 27 ottobre 2016, e la cancellazione di tutte le rotte.

“In Abruzzo si sta consumando l’ennesimo scempio e c’è anche qualcuno che cerca di giustificare l’incapacità di chi, da maggio 2014, ha saputo solo determinare la chiusura degli ospedali, dell’aeroporto e il declassamento del porto di Pescara. Ieri i vertici di Ryanair hanno affermato che vanno via da Pescara perché sono insostenibili i costi dopo l’aumento delle addizionali comunali, ovvero della tassa d’imbarco, operato dal Governo Renzi. Bene, se questa è la vera ragione, dov’era l’onnipresente Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, tanto vicino al Ministro alle Infrastrutture Delrio mentre il suo Governo Pd-Renzi approvava quell’aumento sconsiderato? Perché non ha lanciato un allarme, chiamando a raccolta tutte le forze parlamentari per impedire tale scelta scellerata? Perché non è salito sulle barricate in difesa del nostro aeroporto? In altre parole, se sapeva dell’aumento delle tasse aeroportuali, di tale portata e impatto tanto da indurre una navigata compagnia aerea ad abbandonare uno scalo dove ha comunque avuto ampi margini di crescita, perché il Governatore D’Alfonso ha tenuto il segreto? Non ci venga a dire con la sua dirigente Gerardis che sono in corso trattative con altre compagnie per subentrare alla Ryanair: la logica ci dice che, se non ce la fa una compagnia come il colosso irlandese, è impensabile che altri gruppi possano sostenere lo stesso sforzo economico-imprenditoriale. E non ci interessano quei charter stagionali degni di un aeroporto di seconda o terza classe, che nulla portano a Pescara e all’Abruzzo in termini economici, turistici e d’immagine, specie se a pochi chilometri dal capoluogo adriatico c’è un altro scalo, quello di Ancona, dove la Ryanair a partire da marzo, guarda caso, rafforzerà le proprie rotte, una città che ha anche un porto perfettamente efficiente e la cui Autorità portuale, grazie all’opera del Presidente D’Alfonso, oggi governa anche il porto di Pescara, in una posizione di mortificante subalternità.

La verità è che quanto sta accadendo oggi è, da un lato, lo specchio della totale assenza di considerazione di Roma nei confronti della classe dirigente Pd regionale e comunale, il Governo Renzi continua a considerare Pescara e l’Abruzzo come le ‘cenerentole’ dell’Adriatico, altro che ‘porta dell’est’ e ‘capitale della macroregione’. Grazie al Governatore D’Alfonso l’Abruzzo è tornato a essere un ‘villaggio’ dell’Adriatico. Dall’altro è la fotografia della totale incapacità gestionale dell’attuale governance della Saga che va subito dimissionata: sino a oggi i Cda della societàm che si sono succeduti negli anni, hanno sempre lavorato per far crescere il nostro scalo, l’attuale management è invece riuscito a far scappare anche Ryanair. Ovviamente non intendiamo subire passivamente quello che è un vero ‘patto criminale’ contro l’Abruzzo e Pescara – ha aggiunto il Capogruppo Sospiri – e non accettiamo neanche di delegare al presidente D’Alfonso delle presunte trattative riservate sulla vicenda aeroporto, anzi, ha già fatto abbastanza. Da questo momento ogni confronto dovrà avvenire alla luce del sole e all’insegna della trasparenza politico-amministrativa-istituzionale: convocheremo, come Consiglio regionale, in audizione i vertici della Ryanair per sentire ogni aspetto della vicenda, per capire anche perché ha deciso di abbandonare Pescara e non, ad esempio, altri scali come quello di Ancona, visto che l’aumento delle addizionali comunali è avvenuto ovunque. E con i vertici della compagnia irlandese dovremo necessariamente trovare un punto di mediazione prima dell’estate, per salvare un rapporto consolidato negli anni e soprattutto per salvare quell’economia turistica che comunque si è affermata grazie alla possibilità di poter garantire collegamenti con l’Europa ogni giorno, 365 giorni l’anno”.

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