“Ben 150 famiglie a Pescara attendono di sapere se a partire da domani, lunedì primo febbraio, usufruiranno o meno del servizio di assistenza domiciliare. Sono le 150 famiglie alle quali quello stesso servizio è stato tagliato dal 16 gennaio, e che dopo la protesta in piazza si sono viste ‘regalare’ 2 ore di assistenza complessive a testa per soli sei giorni, dal 25 al 31 gennaio, ma che di fatto non sanno cosa accadrà domani. A oggi non è stata pubblicata alcuna determina, né l’atto di affidamento definitivo del nuovo servizio per due mesi, né quelle famiglie hanno ricevuto una comunicazione circa la proroga o il ripristino delle attività, e il nostro sospetto è che di nuovo da domani quei cittadini affetti da gravi malattie si ritroveranno abbandonati. Forza Italia chiede ufficialmente al sindaco Alessandrini, come sempre assente sulle questioni strategiche della città, di rendere note le proprie decisioni sulla vicenda, pronti a dare battaglia per la difesa degli utenti più fragili”.
Lo ha detto il Coordinatore cittadino di Forza Italia Guido Cerolini che sta seguendo gli sviluppi della vicenda inerente i tagli del servizio di assistenza domiciliare per 150 famiglie di Pescara.
“Nei giorni scorsi – ha ricordato il Coordinatore Cerolini - abbiamo assistito e partecipato alla protesta in piazza Italia di una minima parte di quelle 150 famiglie che, dall’oggi al domani, si sono viste tagliare i servizi di assistenza domiciliare: per una sessantina di nuclei il servizio è stato completamente cancellato, per circa 90 persone è stato ridotto al minimo, 5 ore a settimana appena, per malati di Alzheimer, Parkinson, tetraplegici, invalidi al 100 per cento. In realtà quel taglio irresponsabile era nell’aria da settembre scorso, quando l’ho pubblicamente denunciato, subito smentito dall’assessore Diodati. L’amara sorpresa d’autunno era infatti contenuta in una determina del 31 luglio scorso, pubblicata solo il 31 agosto, in cui si parlava della proroga dei servizi. In sostanza, per il Comune di Pescara è scaduto, il 6 agosto 2015, e il sindaco Alessandrini ha irresponsabilmente avviato una nuova gara d’appalto per la copertura del servizio sino al 31 marzo 2016, ossia pochi mesi. Peccato che sia nella proroga che nella nuova gara d’appalto avesse previsto il taglio drastico del servizio di assistenza domiciliare socio-assistenziale (Sad), Domiciliare integrata (Adi), per anziani e disabili, e del Trasporto disabili, che fanno parte dei Liveas, ossia dei Livelli essenziali di assistenza. Ovvero: con l’appalto triennale 2012-2015 la nostra giunta di centro-destra aveva previsto una spesa di 1milione 499mila 189,62 euro annuale, per la copertura di 90mila ore lavorative annuali, ossia 7.500 ore al mese di assistenza. Nella nuova gara d’appalto hanno operato una contrazione abnorme del monte ore lavorativo che è passato a circa 1.200 ore al mese. Ho subito denunciato tale scelta scellerata e irresponsabile dell’assessore Diodati ricordando che quel taglio si sarebbe riversato sulle spalle dei cittadini che hanno il diritto di usufruire dell’assistenza del Comune a causa di condizioni socio-sanitarie di forte precarietà. Ho denunciato – ha detto il Coordinatore Cerolini – che ciascun utente si sarebbe visto ridurre in maniera drastica le ore di assistenza, con la disperazione di tutti quegli anziani non si possono permettere l’eventuale ricorso a privati e che oggi versano in condizioni di abbandono.
L’assessore Diodati lo scorso autunno mi ha smentito: oggi si è invece avverato ciò che era scritto nei documenti approvati dal sindaco Alessandrini. Va chiarito che il taglio era facilmente evitabile: bastava fare scelte politiche sensate, rinunciando a concertini, festarelle e cotillon, come ai concerti di Capodanno per 50mila euro di spesa, o ai 12mila euro sperperati per il Festival delle Letterature o ai 35 mila euro buttati dalla finestra per il Future Fest, e bastava dirottare quelle somme disponibili in cassa a favore di chi ne aveva più bisogno. Pressato dalla protesta delle famiglie e degli operatori, l’assessore Diodati pochi giorni fa ha promesso che, nelle more della nuova gara per 1milione 700mila euro, avrebbe comunque garantito un ripristino del servizio domiciliare a favore di chi ne era stato privato, ovvero la beffa della settimana scorsa: aggiudicata la garetta per affidare il servizio teoricamente fino al 31 marzo, in effetti l’assessore Diodati ha determinato il ripristino di una parte delle ore decurtate, ossia 300 a fronte delle 386 tolte, che, tradotto in numeri, significa aver restituito in media appena 2 ore di assistenza a ciascuno dei 150 malati penalizzati. Ma, la cosa ancora più amaramente drammatica, è che il ripristino delle 300 ore è scattato lunedì 25 gennaio ed è terminato oggi, dunque un ripristino di soli sei giorni. A oggi né il dirigente né la giunta hanno disposto una minima proroga, seppur ridicola, per i prossimi giorni, né sono stati pubblicati gli atti dell’affidamento definitivo del servizio fino al 31 marzo, ciò significa che solo domattina, primo febbraio, le 150 famiglie penalizzate conosceranno il loro destino, ben consapevoli che da domani potrebbe ripartire la soppressione del servizio, ovvero 150 malati saranno di nuovo abbandonati. Forza Italia chiede al sindaco Alessandrini di dire chiaramente cosa accadrà da oggi a quelle famiglie, ribadendo la necessità di chiedere l’attenzione degli Organi deputati per una verifica sul come vengono spesi i soldi pubblici da parte della giunta Alessandrini. Ma soprattutto siamo pronti per tornare di nuovo in piazza per far sentire il fiato della città sul collo di una giunta inadeguata, ricordando che il taglio dei servizi si protrarrà ben oltre il 31 marzo, visto che a oggi non è ancora neanche stata pubblicata la nuova gara per il riaffidamento delle attività di assistenza dal primo aprile 2016 per 1milione 700mila euro”.