30 gennaio Auditorium Petruzzi esperti a confronto, con un pubblico composto da molti ragazzi, per parlare loro di quanto l’inquinamento ambientale influisce sul loro sviluppo.
Moderati dal dott. Nini Germano, giornalista RAI, hanno partecipato: il prof. Fernando Maria De Benedictis, il prof. Fernando Di Benedetto, il prof. Cesare Cardinali e il prof. Onofrio Donzelli.
Le domande poste agli esperti sono state tutte sull’inquinamento così come oggi è definito e che cosa, secondo le loro specializzazioni, possono fare per prevenire o curare i pazienti e soprattutto quali le conseguenze che i giovani possano avere nel loro sviluppo.
Il Prof. Di Benedetto, Pneumologo, ha parlato di quanto l’inquinamento atmosferico e anche quello in door, cioè all’interno dei locali, può influire sulla funzionalità e sullo sviluppo dei polmoni dei giovani.
Da un rapporto del Ministero della Salute, in Italia, le malattie respiratorie rappresentano la terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e quelle neoplastiche
Se non si provvederà a diminuire il particolato nell’aria non si potrà avere miglioramento e tali patologie saranno destinate ad aumentare.
Senza la prevenzione, dunque, partendo dalla diminuzione del traffico e dai fumi del riscaldamento e delle fabbriche nulla potrà essere fatto e la situazione si aggraverebbe sempre di più.
Il Prof. Cardinali Cesare, Neuropsichiatra Infantile, ha parlato di quanto sia importante capire quali siano i veri problemi che affliggono i bambini e i giovani per poterli curare con successo.
Lo sviluppo del cervello, già dalla vita embrionale, può subire ripercussioni negative a causa dell’inquinamento e questo è un motivo in più per iniziare un programma di prevenzione.
Il prof Onofrio Donzelli, Ortopedico, rispondendo alle domande del moderatore, ha detto che l’inquinamento può incidere sulla crescita dei giovani con particolare riguardo alle cartilagini che se non corrette in tempo possono creare seri danni allo scheletro.
La mancanza di movimento dei giovani è un altro grande problema che si aggiunge all’inquinamento. I giovani devono muoversi e l’uso indiscriminato dell’automobile da parte dei genitori, anche solo per accompagnarli a scuola, inficia la loro una crescita ed un serio sviluppo scheletrico muscolare.
Il Prof. Pier Enrico Gallenga, Professore di oculistica e Oculista, ha parlato di quanto gli occhi risentano dell’inquinamento che è un problema antropico.
Le mucose si modificano e l’inquinamento chimico provoca congiuntiviti nel 12/15% della popolazione.
I più soggetti alle congiuntiviti sono i bambini che soffrono sia per quelle naturali dovute ad esempio al polline, sia per quelle chimiche.
Il Prof. Gallenga ha anche parlato della prevenzione che attua attraverso il centroPediatrico oculistico-ortottico istituito presso l’Ospedale dove operano varie figure professionali che curano i piccoli pazienti.
Altri problemi agli occhi sono causati dalle droghe che modificano la dimensione della pupilla secondo quella che si è assunta.
Il prof. Fernando Maria De Benedictis, Pediatra Pneumoallergologo, ha parlato dei bambini che si ammalano, nei primi anni di vita di una forma allergica chiamata triade allergica e molto spesso si verifica che i bambini affetti da dermatite atopica sviluppino l’asma.
Quest’asma si acutizza con il fumo di sigaretta che è dannoso sia per il feto sia per i bambini ed i ragazzi.
Gli esperti presenti hanno parlato anche dell’uso indiscriminato del Tablet e del cellulare che oltre a creare danni all’udito, anche per l’uso continuo degli auricolari, creano problemi di comunicazione. A volte ad un tavolo si vedono persone che invece di dialogare sono assorbiti dall’uso dello strumento mediatico.
Presenti in sala, oltre ai numerosi docenti e persone interessate all’argomento, il prof. Michele Borgia, l’ex rettore prof. Crescenti, Gemma Andreini Presidente della Commissione Pari opportunità della Regione Abruzzo.
Il convegno è stato organizzato dalla FISAR Onlus, Fondazione Italiana per lo sviluppo di iniziative scientifiche, formative e assistenziali a favore dei pazienti affetti da patologie dell'apparato respiratorio e patrocinato dal Consiglio Regionale, dalla Commissione Pari Opportunità della Regione, dalla Provincia e dal Comune di Pescara.