Partecipa a Pescara News

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Sbraco di nuovi profughi nel Pescarese, Sospiri: "Non si hanno i mezzi per ospitare i migranti"

Condividi su:

“Pescara e la sua provincia si preparano a una nuova ondata di arrivi di presunti profughi, almeno 500 solo per cominciare, che da lunedì prossimo, primo febbraio, finiranno stipati dentro i nostri alberghi sulla riviera di Montesilvano, a Città Sant’Angelo, ma anche a Pescara, partendo dalla struttura privata di San Donato e dal dormitorio della Caritas di via Alento e da quello di via Gran Sasso. Una nuova ondata che andrà a sommarsi ai circa 500 extracomunitari già presenti sino a oggi sul territorio, sottoponendo il nostro capoluogo a uno sforzo di accoglienza che non abbiamo né gli strumenti né i mezzi per fronteggiare. E il tutto avviene nel totale silenzio del sindaco Alessandrini e del Governatore D’Alfonso, completamente inerti dinanzi a ciò che dispone il Governo Renzi. E intanto sotto il Palazzo comunale continua la protesta di 65 ex precari della Attiva, da 26 giorni senza lavoro e senza stipendio, e continua la protesta dei 65 dipendenti dell’azienda Maiella Morrone, che da mesi lavorano senza stipendio e senza un futuro”.

A dirlo è stato il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri dopo che ieri la Prefettura di Pescara ha aperto le buste per affidare il servizio di accoglienza di 500 nuovi presunti profughi in arrivo dal primo febbraio.

“Il nostro è un territorio estremamente solidale, ma oggi anche quella solidarietà comincia a franare dinanzi a evidenti problemi di ordine pubblico e di sicurezza che da mesi stiamo vivendo – ha sottolineato il Capogruppo Sospiri -. Senza alcuna velleità di strumentalizzazione, è evidente che anche il duplice omicidio verificatosi domenica a Pescara è il frutto di una seria condizione di disagio vissuta dai giovani stranieri che decidono di tentare fortuna lontano dalla loro terra: manca il lavoro, mancano i mezzi per garantire loro piena integrazione, e la microcriminalità è pronta a fare nuovi adepti. Sono mesi che Forza Italia continua a lanciare allarmi e richieste di intervento su tale situazione, ma ormai è chiaro che il sindaco Alessandrini non dispone né degli strumenti né della necessaria autorevolezza per gestire tale situazione, e la città di Pescara è evidentemente allo sbando totale. Ormai ci sono quartieri interi trasformati in ghetti, inaccessibili ai pescaresi, e anche in pieno centro, non è necessario spostarsi nelle periferie: via Mazzini, via Piave, via Silvio Pellico, via Gran Sasso, via Maiella, ci sono strade intere dove l’italiano non è più la prima lingua. Sino allo scorso settembre Pescara e la sua provincia hanno dato ospitalità già a circa 500 presunti profughi, distribuiti tra gli alberghi sul mare di Montesilvano, in piena zona residenziale a Città Sant’Angelo, all’interno delle Asp, e a Pescara, nelle strutture della Caritas e, in un quartiere già difficile e problematico come San Donato, in un albergo privato, alimentando un vero business da circa 13milioni di euro. Ora, dopo un periodo di apparente silenzio, arriva un altro bando per individuare su Pescara e provincia le strutture capaci di accogliere altri 500 presunti profughi già da lunedì prossimo, primo febbraio, e almeno sino a fine anno, un altro business da 6milioni di euro, visto che per ciascun immigrato lo Stato verserà la quota di 35 euro al giorno, oltre ai benefit come il diritto al telefono al cellulare, o le ricariche.

Ma il nostro territorio non può sopportare un tale sbarco: chi sorveglierà quei flussi, visto che a oggi non sappiamo neanche dove siano finiti i 500 immigrati arrivati nel 2015; chi garantirà che quei 500 nuovi arrivati non facciano perdere le proprie tracce dopo pochi giorni, com’è già avvenuto nei mesi scorsi; da dove arrivano e con quali documenti i 500 immigrati previsti. E poi: come intende affrontare tale emergenza sociale il sindaco Alessandrini visto che una buona quota di quei profughi finiranno di nuovo nel quartiere San Donato, dove si respira un forte clima di tensione? Oggi di nuovo Forza Italia dice ‘no’ a un business vergognoso, di nuovo chiediamo al sindaco Alessandrini, di fronte all’ineluttabilità dei numeri, di salire le scale del Palazzo del Governo e di andare dal Prefetto dicendo chiaramente che Pescara, a fronte dell’emergenza sociale in atto, non può accogliere altri immigrati. Soprattutto – ha ancora detto il Capogruppo Sospiri – Pescara non può veder investire 6milioni di euro per il sostentamento di presunti profughi, mentre ci sono 130 famiglie, quelle dei precari della Attiva, e quelli della Maiella Morrone, che sono senza lavoro, senza stipendio, senza un euro per comprare il pane e che vivono sotto una tenda, dinanzi al Comune, nella totale indifferenza di una classe dirigente-Pd incapace di affrontare le urgenze e di scegliere le priorità. Forza Italia a questo punto inizierà a organizzare la mobilitazione della città dinanzi all’annunciato sbarco dei 500 presunti profughi annunciato per lunedì prossimo”.

Condividi su:

Seguici su Facebook