L’Istituto Alberghiero ‘De Cecco’ ha visto riaprire stamane i propri laboratori in via Tirino, ma neanche l’aria di festa e i discorsi istituzionali possono spegnere i timori legati al rischio di trasferimento della scuola nel Bio-campus pensato per Villareia di Cepagatti, in virtù della delibera di giunta regionale numero 825 approvata dal Presidente D’Alfonso e mai revocata, né corretta, nonostante l’impegno assunto dal Consiglio regionale lo scorso novembre.
Oggi più che mai è necessario tenere le antenne dritte e soprattutto riaprire il dibattito sul tema, per restituire trasparenza alla vicenda e, soprattutto, per costringere il Governatore a svelare le proprie intenzioni.
Lo ha detto il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri che già un mese fa ha svolto un volantinaggio sulla problematica per informare gli studenti e alzare il livello d’attenzione sulla problematica.
Ancora una volta – ha sottolineato il Capogruppo Sospiri – rischiamo che, conclusa la passerella politica sui primi lavori che hanno interessato il plesso di via Tirino, sull’Alberghiero tornino a spegnersi le luci, lasciando intendere al Presidente D’Alfonso di poter agire indisturbato e di poter decidere le sorti future di una scuola-punta di diamante della nostra città , una scuola che ogni anno sforna professionisti che trovano subito lavoro e che merita di essere valorizzata per le sue eccellenze.
Per ottenere attenzione dalle Istituzioni e le somme necessarie per effettuare gli interventi strutturali, gli studenti stessi nei mesi scorsi sono dovuti scendere in piazza, mettendo in atto una protesta civile, ma straordinaria. Contestualmente il Presidente D’Alfonso ha portato in giunta una delibera a sorpresa, la numero 825, facente capo all’assessore Donato Di Matteo, che ne ha poi sconfessato la paternità , con la quale ha decretato l’accorpamento dell’Ipssar ‘De Cecco’ all’Istituto Agrario di Alanno e il loro trasferimento a Villareia di Cepagatti.
Un provvedimento scellerato contro il quale ci siamo opposti subito, sino ad approvare, in una seduta straordinaria del Consiglio regionale, una risoluzione con la quale escludevamo in modo categorico il trasferimento della scuola da Pescara e impegnavamo il Presidente a correggere il tiro della delibera, escludendo il trasferimento dell’Ipssar a Cepagatti. Ma a tutt’oggi, trascorsi oltre due mesi, la giunta regionale non ha ancora revocato né tantomeno modificato la delibera numero 825.
A parole l’assessore Di Matteo continua a ribadire che nessuno toccherà l’Alberghiero da Pescara, peccato che siano solo parole perché le carte mandate a Roma dicono altro e l’Ipssar ‘De Cecco’ non è mai stato escluso dal progetto del Bio-campus. E noi sappiamo anche perché il Governatore D’Alfonso non può stralciare l’Alberghiero: la verità è che senza l’Istituto pescarese, e senza il ‘Cuppari’ di Alanno, il Bio-campus non ha l’utenza necessaria per giustificare la nascita di un Istituto ‘innovativo sotto il profilo impiantistico, strutturale e tecnologico’, ovvero non si giustifica l’erogazione di un finanziamento di 9 milioni di euro.
Il che significa che il Presidente D’Alfonso e la sua giunta continuano a sfornare bugie su bugie: mentono agli studenti, ai docenti e alle famiglie, che, a oggi, rischiano ancora di vedere trasferita a Cepagatti la scuola scelta per la propria formazione didattica e professionale; mentono al Consiglio regionale che ha approvato una risoluzione completamente disattesa; mentono alle Istituzioni di Cepagatti fingendo di poter costruire sul territorio un Bio-campus per milioni di euro senza avere a monte un bacino d’utenza. Sul caso terremo i riflettori accesi, valutando l’opportunità di riportare il tema in Consiglio regionale per imporre al Governatore D’Alfonso di scoprire le proprie carte.