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L'architettura Pescarese finisce sul grande schermo

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La moderna architettura pescarese è finita al cinema. Nel film "Scusate se esisto" del 2014, con Raoul Bova e Paola Cortellesi, c'e un po' di Abruzzo.

Protagonista del film è l'architetto Simona Bruno (interpretato da Paola Cortellesi) proveniente da Anversa Degli Abruzzi, laureata in architettura con il massimo dei voti, ha un master e conosce molte lingue straniere. Lavora a Londra, dove il suo talento e la sua dedizione sono adeguatamente apprezzati. Ma la nostalgia di casa è tanta, e Serena decide di tornare in Italia: naturalmente a Roma non trova un impiego nemmeno lontanamente paragonabile a quello che aveva in Inghilterra, e si arrabatta facendo tre lavori ben al di sotto delle sue capacità e competenze - arredatrice presso il Paradiso della cameretta, designer di cappelle funerarie per ricchi cafoni, e cameriera in un ristorante di lusso.

In uno studio di archietttura romano, ad arredare in una scena, come si nota nella foto in anteprima, è presente su una parete una foto del Polo Direzionale De Cecco, dove sono presenti gli uffici della Fater di Pescara, progettati da Massimiliano Fuksas. All'interno del film presenti anche altri elementi abruzzesi come gli "arrosticini", in una scena infatti le zie di Serena fanno visita alla nipote esportando il noto spiedino in terra laziale.

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