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Filovia sulla strada Parco, Sospiri:"D'alfonso dica ai cittadini se intende bloccare il completamento dell'opera o meno"

La redazione
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Il Governatore D’Alfonso non può continuare a tenere i piedi su due staffe sulla vicenda filovia: dica in modo chiaro se intende o meno completare e attivare a Pescara il sistema di trasporto pubblico di massa veloce, già finanziato da vent’anni. Si assuma le proprie responsabilità e dica personalmente, senza delegare il povero e ignaro consigliere D’Alessandro, se intende realmente fermare la gara d’appalto già partita per la progettazione definitiva del secondo e terzo lotto, di cui era perfettamente a conoscenza. Infine abbia il coraggio di dire ai cittadini che l’unico a poter bloccare quell’appalto e quell’intervento è la stazione appaltante, ovvero la Tua che ha assorbito l’ex Gestione Trasporti Metropolitani, dunque chiediamo ufficialmente al Presidente D’Amico se revocherà o meno la gara d’appalto, ricordando che continuare a fermare la filovia determinerà a questo punto un contenzioso con i relativi costi che ricadranno sulle casse pubbliche, ossia sulle tasche dei contribuenti. Ovviamente Forza Italia, da sempre pubblicamente a favore di un intervento strategico, l’unico in grado di alleggerire i volumi di traffico privato sulla città, adotterà le proprie contromisure e avvierà ogni iniziativa al fine di garantire la realizzazione nel capoluogo adriatico di un sistema trasportistico innovativo, all’avanguardia, il cui primo lotto è sostanzialmente pronto da mesi”. Lo ha detto il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri in riferimento al vertice svoltosi nella giornata di ieri sul futuro della filovia, “un vertice anomalo, allargato ai cittadini, alle Associazioni anti-filovia, ai diversamente abili, ma che, strana coincidenza, ha chiuso le porte in faccia al confronto e al dibattito politico”.

“Ormai da dieci anni siamo abituati al Governatore D’Alfonso-Giano bifronte sul tema della filovia – ha ricordato il capogruppo Sospiri -: da un lato manda avanti le procedure per la realizzazione del corridoio metropolitano, destinato a correre sull’ex tracciato ferroviario come previsto nel progetto partito negli anni ’90 e finanziato dal Ministero proprio per realizzare la filovia, e non certo un parco; dall’altro continua a sostenere e a incoraggiare la protesta dei cittadini contrari a quella realizzazione. E sono oltre dieci anni che, prima da sindaco, oggi da Governatore della Regione Abruzzo, continua a non-decidere paralizzando lo sviluppo della città. Lo ha fatto anche questa volta: prima ha autorizzato la pubblicazione del bando di gara per la progettazione del secondo e terzo lotto dell’opera, procedura portata avanti formalmente dalla stazione appaltante, ossia la società Tua, ma il Governatore era evidentemente a conoscenza dell’iter del bando. Ieri ha fatto la solita marcetta indietro, e sembrerebbe aver manifestato la volontà di far fermare il bando stesso, ovvero l’intera opera. Però, ancora una volta, non è uscito allo scoperto personalmente, ma nell’arena ha lanciato il povero consigliere Camillo D’Alessandro, ignaro di vent’anni di storia della filovia, che ha annunciato lo stop della gara d’appalto, senza sapere che non è la Regione a poter bloccare la gara, ma solo la stazione appaltante, quindi la Tua del Presidente D’Amico, il quale, dal canto suo, non si è pronunciato e non ha proferito parola. E ha mandato avanti il Comune che chiederà alla Tua di fermare la gara, assumendosi, in questo caso, una responsabilità pesante dinanzi alla città intera, e anche gli eventuali contenziosi giudiziari, con relativi costi, che ne dovessero derivare e che ricadranno sui pescaresi.

A questo punto però Forza Italia chiama in causa direttamente il Presidente D’Alfonso: è lui a doversi pronunciare e a dire pubblicamente e in modo definitivo qual è la posizione della sua Regione-veloce sul completamento o meno dell’opera, ben sapendo di essere giunto a un bivio e di dover scegliere la strada da intraprendere, con le relative conseguenze. La verità è che oggi non c’è alcuna ragione per fermare il bando di gara per la progettazione definitiva, e non ancora esecutiva, d0el percorso filoviario: il 30 novembre si chiudono i termini per la presentazione delle offerte, la Tua può procedere con l’aggiudicazione, chi si aggiudicherà il bando comunque dovrà presentare gli elaborati entro 180 giorni, ossia entro sei mesi, quindi per luglio 2016, e la Regione avrà tutto il tempo necessario per individuare, come avrebbe dichiarato ieri in riunione, un nuovo mezzo di trasporto in sostituzione dei filobus previsti, peraltro oggi solo un’ipotesi che non sappiamo se sia realmente attuabile o meno. Soprattutto avrà sei mesi di tempo per capire i costi dell’eventuale rimozione dei pali già installati, e mai fermati dall’allora sindaco D’Alfonso, e se è veramente possibile pensare a una soluzione infrastrutturale diversa dall’elettrificazione. Tutte le eventuali modifiche, realmente inseribili una volta sottoposte alla valutazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Lavori pubblici, potranno essere calate nella fase della progettazione esecutiva. Bloccare il bando significherà invece voler cancellare l’intero progetto della filovia. Dunque Forza Italia chiede di mandare avanti il bando di gara, senza ulteriori blocchi che non hanno alcuna giustificazione, né politica, né amministrativa, né burocratica, né giudiziaria. In caso contrario siamo pronti alla mobilitazione contro un’iniziativa che andrà solo a danneggiare ulteriormente Pescara che già vive in una paralisi totale da un anno e mezzo e che dalla ‘città dei cantieri’ è diventata la ‘città delle chiacchiere’”.

 

 

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